I progressisti, coloro i quali per definizione dovrebbero essere a favore del progresso, non vogliono l'infrastruttura più importante per l'intero sistema-Italia: il Ponte sullo Stretto di Messina.
A rilevarlo è un sondaggio di Ilvo Diamanti pubblicato oggi da Repubblica, un giornale che da tempo si sta battendo contro la sua costruzione.
Ma non solo: ormai, per la sinistra, battersi contro il Ponte è diventato un must tanto naturale da applaudire anche a battute sessiste, come quella fatta nel corso di una puntata dello scorso anno di Propaganda Live in cui veniva paragonato il ponte al pene di Salvini.
Oggi, sui social di chi vota a sinistra, è tornata di gran moda.
Prima di parlare del sondaggio proposto questa mattina da Repubblica, c'è da sottolineare un dato importante. La rilevazione è stata realizzata ben prima dell'ok del Cipess al progetto definitivo, avvenuto la scorsa settimana: il 14 e 15 maggio scorsi, intervistando 1.009 persone maggiorenni e con un margine di errore del 3,1%.
Ma tant'è: tutto fa brodo per il giornale di riferimento del centrosinistra, purché sia contro il Ponte.
E comunque: stando allo studio di Demos di tre mesi fa rilanciato con sospetto tempismo da Repubblica oggi, quando il tema-Ponte è uno dei più caldi sotto l'ombrellone ferragostano, solo il 28% degli intervistati condivide il progetto. E anche nelle isole non si supera il 31%.
ha sottolineato Diamanti.
Sta di fatto che Demos ha misurato anche il grado di popolarità del Ponte all'interno dei vari elettorati. E da quest'analisi si evince che esso riscuote maggior successo tra i leghisti: è favorevole al Ponte il 67% di chi vota per il partito di Matteo Salvini, non a caso il ministro ai Trasporti che ci sta mettendo la faccia in quest'operazione destinata ad entrare nei libri di storia.
Anche in Fratelli d'Italia e in Forza Italia, comunque, la maggioranza è a favore del Ponte. Il 63% dei loro elettori si fidano del Governo Meloni e magari ricordano che era un vecchio sogno di Silvio Berlusconi.
Nei partiti dell'ex Terzo Polo, invece, la situazione è questa: i renziani lo vogliono (anche qui per il 63%); chi vota Azione è a favore solo per il 51% e, a sorpresa, i pro-Ponte iniziano a essere minoranza tra le fila di Più Europa (solo il 43% dei suoi elettori dice sì).
Nel Partito Democratico a trazione Schlein, solo il 32% degli elettori è a favore. La stessa percentuale che si riscontra in Avs. Addirittura nel Movimento Cinque Stelle ci sono più elettori favorevoli all'infrastruttura che unirà la Sicilia al Continente (il 35%).
E comunque: Matteo Salvini va avanti per la sua strada. Ieri, in un post, ha ribadito che non si fermerà certo davanti alle invettive e alle battute sessiste che gli arrivano dal mondo della sinistra: