11 Aug, 2025 - 15:45

Allarme botulino, quali sono i marchi e i lotti di friarielli richiamati dal Ministero? Cosa sappiamo

Allarme botulino, quali sono i marchi e i lotti di friarielli richiamati dal Ministero? Cosa sappiamo

"Sospetto rischio di contaminazione da botulino". Con questa motivazione il ministero della Salute ha disposto il richiamo di alcuni lotti di due diversi marchi di friarielli alla napoletana, entrambi prodotti a Scafati, nel Salernitano.

Intanto continuano le indagini sui casi di botulismo avvenuti in Calabria, che hanno provocato la morte di due persone e il ricovero di altre 14. Le persone indagate sono ora nove: tra queste il proprietario del food truck che ha venduto i panini "incriminati".

Secondo quanto emerso, potrebbe aver usato un unico attrezzo da cucina per maneggiare tutti i cibi venduti ai clienti.

Rischio botulino nei friarielli alla napoletana: ecco i marchi e i lotti richiamati

Come comunicato dal Ministero della Salute, tramite due diversi avvisi pubblicati sul sito il 9 agosto 2025, i marchi e i lotti di friarielli alla napoletana richiamati sono i seguenti:

  • marchio Vittoria, lotto 280325 con scadenza 28 marzo 2028 e lotto 290425, con scadenza 29 aprile 2028;
  • marchio Bel Sapore, lotto 060325 con scadenza 6 marzo 2028 e lotto 280325 con scadenza 28 marzo 2028.

Entrambe le etichette sono prodotte dalla Ciro Velleca Srl a Scafati, in provincia di Salerno, in barattoli da un chilo, destinati principalmente alla ristorazione. 

L'avvertenza del ministero è di "ritirare i prodotti eventualmente in giacenza".

Il richiamo è legato ai casi di botulismo in Calabria?

Al momento non ci sono indicazioni circa un legame tra i prodotti ritirati e i casi di botulismo registrati nei giorni scorsi in Calabria.

Le autorità sottolineano l'importanza di non consumare i lotti indicati nel richiamo, effettuato per garantire la massima tutela della salute pubblica, mentre proseguono le indagini.

Sono ora nove le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Paola, dopo i due decessi e i 14 ricoveri avvenuti in seguito al consumo di panini venduti da un food truck a Diamante, in provincia di Cosenza.

Si tratta dell'ambulante proprietario dell'attività, di tre rappresentanti legali delle ditte fornitrici degli ingredienti e di cinque medici di due strutture sanitarie a cui si erano rivolte le due persone in seguito decedute.

Sono accusati, a vario titolo, di omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.

Cos'è emerso dalle analisi sui cibi del food truck di Diamante

Tamara D'Acunto e Luigi di Sarno sono morti dopo aver mangiato un panino con salsiccia e broccoli sott'olio acquistato dallo stesso ambulante. L'uomo, sentito dai pm, aveva ammesso di aver tenuto il barattolo con le verdure "sotto il sole" tutto il giorno, per mostrarlo ai clienti.

Le analisi dell'Istituto superiore di sanità hanno però rilevato la presenza di botulino in più alimenti prelevati dall'attività. Il procuratore Domenico Fiordelisi ha ipotizzato che il venditore ambulante "utilizzasse un solo attrezzo da cucina per maneggiare gli alimenti, altrimenti non si spiega", ha dichiarato, come riporta l'Ansa.

Una circostanza che sembrerebbe confermare una "contaminazione incrociata" durante la preparazione dei cibi.

Si attendono ulteriori sviluppi mentre il sindaco di Diamante, Achille Ordine, ha voluto rassicurare cittadini e turisti affermando che il fenomeno "è circoscritto". Ad oggi non sussiste, quindi, "alcun pericolo", ha tenuto a sottolineare il primo cittadino.

 

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