Nonostante la riduzione del numero dei parlamentari varata con il referendum costituzionale del settembre 2020, ancora oggi ci sono molti rappresentanti del popolo sovrano che se la svignano.
E già: il fenomeno dell'assenteismo è ancora lontano dall'essere risolto.
Oggi, Il Fatto Quotidiano ha stilato, a tal proposito, una sorta di classifica dei nostri politici scansafatiche. Una graduatoria in cui compaiono molti nomi noti. Ma, evidentemente, non per le cronache parlamentari.
E insomma: ora i palazzi della politica romana sono vuoti. A Ferragosto, è lecito per tutti prendersi una pausa. Ma per alcuni vale la domanda che pose l'ex ad della Fiat Sergio Marchionne: una pausa da cosa? Alcuni, a Montecitorio come a Palazzo Madama, lavorano davvero poco.
Secondo Maddalena Lai del Fatto Quotidiano, tra gli assenteisti famosi spiccano Umberto Bossi, l'ex leader della Lega che ha partecipato ad appena 3 votazioni su 14.341. Certo: a settembre spegnerà 84 candeline ed è malato da tempo.
In ogni caso, dietro di lui, c'è un vero e proprio campione in materia di assenteismo: Antonio Angelucci, l'imprenditore della farmaceutica e dell'editoria anche lui della Lega risulta presente solo lo 0,09% delle volte.
Quindi, un ex Fratello d'Italia: Emanuele Pozzolo, il parlamentare coinvolto nel caso dello sparo che a Capodanno 2024 ferì Luca Campana: ora è iscritto al gruppo misto e ha partecipato solo al 3,2% delle votazioni.
Tuttavia, a fare notizia nella classifica degli assenteisti è soprattutto lei, Marta Fascina, l'ex quasi moglie di Berlusconi: conta solo il 5,82% delle presenze in Aula e per questo, in passato, è stata criticata anche dagli esponenti del suo partito, Forza Italia.
Ma tant'è: può darsi che l'approvazione del progetto definitivo del Ponte di Messina le faccia venire di nuovo voglia di impegnarsi di più. Sui social l'ha salutato alla sua maniera:
Certo è che se avesse ereditato da Berlusconi anche solo una piccola percentuale della sua vitalità...
In ogni caso: per Il Fatto Quotidiano, la lista degli onorevoli e dei senatori fannulloni non finisce certo con Marta Fascina. Un'altra politica che è stata vicina a Berlusconi, Michela Vittoria Brambilla (ora in Noi Moderati) registra appena il 10% di presenze.
E, a sorpresa, un'altra assenteista è Mara Carfagna che ora milita anche lei in Noi Moderati e ha partecipato a soli 1885 votazioni. Non lo si direbbe di una politica alla quale è stato riconosciuto sempre unanimamente un impegno costante.
Ma tant'è: non brilla per presenze in aula nemmeno Francesco Bonifazi di Italia Viva.
Al contrario, invece, tra i più presenzialisti, troviamo Alessandro Battilocchio di Forza Italia (in Aula il 99,87% delle volte), Marco Grimaldi di Avs e Andrea Tremaglia di Fratelli d'Italia.
Al Senato, i più virtuosi sono il leghista Giorgio Bergesio, Paola Ambrogio, Sergio Rastrelli e Costanzo Della Porta di Fratelli d'Italia. Dietro di loro, un altro leghista, Massimiliano Romeo.
Gli assenteisti di Palazzo Madama sono Franco Mirabelli (ma per motivi di salute), Guido Castelli (Fdi) e Francesca La Marca (Pd). Ma anche questi ultimi, a dire la verità, sono giustificati: il primo è commissario straordinario per la ricostruzione post sisma; la seconda è stata eletta nella circoscrizione estero.
Tra i leader di partito, i più presenti in Aula sono i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Dietro di loro, la segretaria del Pd Elly Schlein e il capo dei Cinque Stelle Giuseppe Conte. A ruota, seguono Matteo Renzi, Carlo Calenda e Maurizio Lupi.