Da tempo il Fondo di morosità incolpevole rappresenta un valido sostegno economico per le famiglie che non riescono a pagare l’affitto. Con la Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207), il governo italiano ha rifinanziato un fondo specifico per supporto abitativo, con una dotazione di 10 milioni di euro per l'anno 2025 e 20 milioni di euro per l'anno 2026. L'erogazione di questi fondi segue i criteri e le finalità stabilite da normative precedenti e tuttora vigenti, come quelle introdotte dal Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito con modificazioni dalla Legge 28 ottobre 2013, n. 124, e dai successivi decreti regionali.
Gli inquilini in difficoltà economiche a causa di circostanze impreviste, che si trovano in una situazione di morosità incolpevole, possono ottenere fino a 12.000 euro grazie al sussidio affitto 2025. Vediamo insieme chi può richiedere questo sussidio, quali requisiti occorrono e quando scade la domanda.
Come da disposizione normativa, il Fondo di morosità incolpevole è stato rifinanziato con una dote finanziaria di 30 milioni di euro per il biennio 2025-2026.
La distribuzione del contributo morosità incolpevole viene gestita dai Comuni e regolamentata dalle Regioni; per questo le scadenze e i requisiti possono variare in base alla località di appartenenza. Come spiegato anche da money.it, per accedere al bonus affitto fino a 12.000 euro è necessario presentare domanda al Comune di residenza, seguendo le indicazioni fornite nel bando specifico.
In generale, i requisiti per l’accesso al beneficio prevedono un reddito ISEE basso, la residenza nell'immobile oggetto di sfratto e la titolarità di un contratto di locazione regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate.
Il Decreto Legge n. 102 del 31 agosto 2013, successivamente rifinanziato dalla Legge di Bilancio 2025, ha istituito il Fondo di morosità incolpevole, un sussidio riconosciuto in favore degli inquilini che non riescono a far fronte al canone di locazione per cause di forza maggiore.
Secondo la normativa, il contributo può arrivare fino a 12.000 euro, necessario alla copertura degli arretrati sul fitto. Il legislatore ha previsto che il sussidio affitto riguardi anche i futuri canoni d'affitto, per evitare lo sfratto delle famiglie in difficoltà economica e garantire il diritto alla continuità abitativa.
La partecipazione al contributo morosità incolpevole è regolamentata dal bando predisposto dai Comuni. Ad esempio, la Regione Campania ha previsto un reddito ISEE fino a 26.000 euro, mentre il Comune di Santa Maria Capua Vetere consente l’accesso al fondo agli inquilini in condizione di morosità incolpevole, intesa come impossibilità sopravvenuta di provvedere al pagamento del canone locativo a seguito di eventi imprevisti, quali:
Inoltre, è necessario:
Ogni regione può stabilire requisiti diversi o più specifici; pertanto, è fondamentale consultare il bando regionale o comunale per informazioni dettagliate.
La domanda per l’accesso al Fondo di morosità incolpevole va presentata esclusivamente al Comune di residenza, seguendo le modalità indicate nel bando pubblico specifico. In linea di massima, i requisiti prevedono:
I termini di scadenza per la presentazione delle domande variano a seconda del Comune e dell'anno; pertanto, è fondamentale consultare il bando specifico.