A due settimane dalla chiusura del mercato estivo la Juventus è ancora un cantiere aperto. Igor Tudor continua a lavorare con una squadra incompleta, a cui mancano almeno un paio di acquisti di qualità per poter lottare in Italia e in Europa. Nonostante le richieste dell'allenatore croato, però, nessuna delle trattative si è sbloccata e il mercato bianconero è virtualmente bloccato.
La situazione preoccupa i tifosi, abituati ad acquisti di tutt'altro livello. I soli Jonathan David (arrivato a parametro zero) e Joao Mario non possono bastare: la Juve deve accelerare per non rischiare di farsi cogliere impreparata. Ma perché il mercato è ancora fermo? Scopriamo i motivi e le contromisure che sta valutando la società.
La dirigenza bianconera è stata chiara: prima di comprare servirà cedere gli esuberi. Una linea condivisibile dato che, nonostante i soli due volti nuovi, la Juventus è il club che ha speso di più in Italia. Ben 118 milioni di euro derivanti dai tanti riscatti di quest'estate, su tutti quelli di Nico Gonzalez, Kalulu e Conceicao.
Poco importa se nelle ultime settimane i bianconeri hanno sacrificato Mbangula, Alberto Costa e Weah. Le cessioni non sono ancora sufficienti e il futuro sul mercato dipenderà esclusivamente delle manovre dei prossimi giorni. Il tempo stringe e Comolli dovrà prendere la situazione in mano.
Si continua a parlare delle possibili uscite di Vlahovic e Douglas Luiz, che consentirebbero alla Juve di racimolare un bottino sostanzioso. Ad oggi, però, l'addio dei due giocatori è ancora lontano. E se per Douglas Luiz proseguono i contatti con il Nottingham Forest, Vlahovic è ancora in attesa di un'offerta ufficiale.
I fischi dell'Allianz Stadium e la trattativa avanzata tra Milan e Manchester United per Hojlund sono altre due brutte notizie per l'attaccante serbo, sempre più vicino alla permanenza. Nel frattempo la Juve aspetta che si blocchi la situazione, quasi impotente di fronte alle folli logiche del mercato.
Tudor vuole almeno un altro attaccante. La priorità del croato è chiara e Kolo Muani sembra essere il profilo ideale per la sua formazione. I contatti con il PSG proseguono ma i francesi non si sono mossi dalla richiesta iniziale, con la Juve che spinge per un prestito con obbligo di riscatto. Alla fine l'accordo potrebbe arrivare per una cifra complessiva vicina ai 40 milioni, a patto che Comolli trovi il modo di piazzare gli esuberi.