15 Aug, 2025 - 11:12

Bonus TARI 2026: ¼ in meno sulla tassa rifiuti, risparmio medio 85€, ecco come

Bonus TARI 2026: ¼ in meno sulla tassa rifiuti, risparmio medio 85€, ecco come

Lo scorso 1° agosto, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha reso pubbliche le disposizioni normative contenute nella delibera 355/2025/R/rif, introducendo le nuove regole per il bonus TARI. Si tratta di un incentivo che, a partire dal prossimo anno, permetterà a circa 4 milioni di famiglie italiane di ridurre l'importo della tassa sui rifiuti. Questo nuovo "bonus sociale rifiuti" persegue un obiettivo chiaro e mirato: alleggerire il carico economico sulle famiglie a basso reddito, garantendo uno sconto consistente sulla TARI, pari a circa il 25%.

L'annuncio ha generato un grande interesse, e sono numerose le domande che abbiamo ricevuto riguardo ai requisiti, alle modalità di richiesta e alle scadenze. Le perplessità sollevate riguardano spesso il diritto effettivo al beneficio e le procedure per ottenerlo. In questo articolo, risponderemo a tutte queste domande, chiarendo i punti principali e fornendo un quadro completo della situazione.

Un taglio del 25% alla tassa rifiuti: ecco a chi spetta il nuovo bonus TARI 2026

La misura, approvata dall'ARERA, si aggiunge ai bonus già attivi per le utenze di luce, gas e acqua, creando un sistema di aiuti integrato per le famiglie più vulnerabili. Hanno diritto a uno sconto sulla tassa sui rifiuti le famiglie con un reddito ISEE non superiore a 9.530 euro.

Un'eccezione è prevista per le famiglie numerose, composte da almeno 4 figli a carico, per le quali la soglia ISEE sale a 20.000 euro.

È importante sottolineare che questo bonus è cumulabile con gli altri bonus sociali già in vigore, permettendo un sostegno concreto e sostanziale. L'iniziativa nasce proprio dall'esigenza di ampliare la platea dei beneficiari degli aiuti diretti, rafforzando la rete di protezione sociale.

Cos'è il bonus sociale rifiuti e come funziona?

Il bonus sociale rifiuti non è altro che uno sconto del 25% sulla somma totale dovuta a titolo di TARI. Questo significa che le famiglie che ne hanno diritto pagheranno un quarto in meno della loro tassa annuale sui rifiuti, con un notevole impatto sul bilancio familiare.

Per rendere l'idea con un esempio pratico, se una famiglia deve pagare 340 euro di TARI, applicando lo sconto del 25% l'importo scenderà a 255 euro, con un risparmio netto di 85 euro. È un modo per alleggerire la spesa per i servizi essenziali, rendendo il costo della gestione dei rifiuti più sostenibile per chi si trova in difficoltà economica.

Quando entrerà in vigore il bonus TARI?

Secondo quanto specificato dall'ARERA, l'entrata in vigore del bonus è prevista a partire dal primo trimestre del 2026. Questo periodo di tempo è necessario per consentire ai Comuni di adeguare i propri sistemi informatici.

L'obiettivo è quello di creare una piattaforma che permetta di individuare in modo automatico la platea dei beneficiari, attivando l'erogazione del beneficio direttamente alle famiglie che ne hanno diritto.  

Sarà necessario presentare una domanda?

Una delle novità più significative di questa misura è il suo riconoscimento automatico. L'ARERA ha stabilito che lo sconto in bolletta sarà applicato con le stesse modalità dei bonus sociali per luce, gas e acqua.

Non sarà necessario, quindi, presentare alcuna domanda, né compilare moduli o fare richieste esplicite. Il sistema è stato concepito per funzionare in maniera innovativa.

Come accade per altre misure di sostegno, come la Carta Dedicata a Te, sarà sufficiente aver già presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) all'INPS per l'attestazione ISEE. Una volta che l'ISEE sarà certificato e rientrerà nei parametri stabiliti, il sistema riconoscerà automaticamente il diritto allo sconto e lo applicherà direttamente sulla bolletta della TARI.  

Perché il bonus si applica sull'anno precedente?

Un'altra domanda frequente riguarda il motivo per cui l'applicabilità del bonus nel 2026 si basa sui redditi ISEE prodotti nel 2025. La delibera dell'ARERA chiarisce questo punto.

Tutti i nuclei familiari che rientrano nei requisiti reddituali sopra indicati, e che hanno richiesto la certificazione ISEE entro il 31 dicembre 2025, avranno diritto allo sconto a partire dal 2026.

In sostanza, la TARI viene calcolata e richiesta per l'anno in corso, ma il requisito di accesso, ovvero l'ISEE, si riferisce all'anno precedente.

Ad esempio, la TARI del 2026 viene calcolata a inizio anno, ma il diritto al bonus si basa sui redditi ISEE del 2025. In questo modo, il sistema ha il tempo necessario per verificare i requisiti e calcolare l'importo corretto da corrispondere durante l'anno, applicando la riduzione direttamente in fattura. 

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