L'ARERA, nella sua sezione "Atlante per il consumatore", fornisce una guida dettagliata sui principali requisiti per accedere al bonus idrico (acqua). Questa misura, prevista dalla normativa sui bonus sociali, mira ad alleggerire il peso delle bollette per le famiglie in condizioni di disagio economico.
Ma come funziona esattamente per chi vive in un condominio? A chi spetta il bonus idrico? Vale solo per chi ha una fornitura diretta o anche per chi risiede in un condominio? E quali sono i passaggi per richiederlo?
Come noto, i bonus sociali sono gestiti dall'ARERA. L'individuazione dei contribuenti idonei allo sconto avviene sulla base del reddito certificato dall'ISEE, tramite una prassi coordinata da INPS e Comuni.
Negli ultimi tempi, complice anche il nuovo decreto che ha definito i beneficiari della Carta Dedicata a Te, sono aumentate le domande da parte di chi cerca di cumulare più agevolazioni per ottimizzare le proprie risorse economiche e contenere le spese per alimentari, bollette e affitto.
In questa guida, analizzeremo i requisiti principali per ottenere il bonus acqua. Chiariremo ogni punto, dalla soglia di reddito ai documenti necessari, per aiutarti a verificare subito se hai diritto all'agevolazione anda e ottenere lo sconto in bolletta.
Il bonus idrico, conosciuto anche come bonus sociale acqua, rappresenta una delle agevolazioni economiche appartenenti al gruppo dei bonus sociali destinata a sostenere le famiglie bisognose con redditi bassi.
Pertanto, hanno diritto a ricevere il bonus idrico gli utenti domestici residenti che usufruiscono del servizio di acquedotto. Il requisito principale riguarda il valore dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Per ricevere lo sconto in fattura, ottenendo un'agevolazione di risparmio sul totale della bolletta, è necessario appartenere a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 9.530 euro.
Sì, il bonus idrico riguarda anche le famiglie numerose. Rientrano nell’agevolazione i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico con un reddito certificato ISEE di una soglia più alta, ma non superiore a 20.000 euro.
Sì, una delle caratteristiche più importanti del bonus acqua è la sua cumulabilità. L’ARERA spiega che questa agevolazione è perfettamente cumulabile con gli altri bonus sociali, come il bonus elettrico, il bonus gas e il bonus rifiuti (TARI).
È importante sottolineare che il diritto al bonus non è limitato alla tipologia di fornitura. Lo sconto in fattura spetta sia agli utenti direttamente titolari di un contratto con il gestore idrico, sia ai nuclei che utilizzano una fornitura condominiale nell'abitazione di residenza.
Il rimborso del bonus idrico viene gestito direttamente dal Gestore idrico di competenza territoriale e si differenzia a seconda della tipologia di utenza.
Per gli utenti con una fornitura idrica diretta, l'agevolazione viene applicata come sconto direttamente in bolletta.
Nel caso di utenze condominiali (quando la fornitura è centralizzata), come riportato dall’ARERA, il bonus non può essere scalato dalla bolletta, in quanto intestata al condominio.
In questi casi, il Gestore provvede a erogare l'importo direttamente al soggetto che ha presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l'ISEE.
Il rimborso avviene entro 60 giorni dalla data in cui il Gestore ha ricevuto i dati di ammissibilità dal Sistema Informativo Integrato (SII) e può essere effettuato tramite assegno o altre modalità extra-bolletta definite dal Gestore stesso.
È importante sottolineare che l'erogazione del bonus in modalità automatica è subordinata a specifici adempimenti da parte del Gestore idrico.
In particolare, il Gestore deve essere accreditato presso il Sistema Informativo Integrato (SII) e aver completato tutti gli adempimenti previsti dalla normativa in materia di privacy.
Se il Gestore non ha rispettato questi requisiti, non può procedere con l'erogazione automatica.