16 Aug, 2025 - 11:45

La battaglia politica di Federica Sciarelli: ecco la legge sugli scomparsi che vuole cambiare

La battaglia politica di Federica Sciarelli: ecco la legge sugli scomparsi che vuole cambiare

In un'intervista che ha concesso a 7 del Corriere della Sera, Federica Sciarelli ha rivelato che con la sua redazione sta facendo una battaglia politica. Proprio così: la redazione di Chi l'ha visto? spinge affinché sia riformata la legge secondo la quale prima di iniziare a cercare una persona scomparsa devono trascorrere 48 ore.

Troppo, secondo "la Capitana": così la chiamano i redattori del programma di Rai Tre che conduce dal settembre del 2004.

Del resto, Federica Sciarelli non è affatto a digiuno di politica. La sua carriera giornalistica, nel Tg3 di Sandro Curzi, ha conosciuto la sua svolta proprio come corrispondente politica.

Anche di questo ha parlato con Jonathan Bazzi, il giornalista che l'ha intervistata.

Sciarelli dà una sveglia alla politica: la legge che deve cambiare

Recentemente, anche il New York Times ha elogiato il lavoro di Federica Sciarelli e della sua redazione. Ormai, Chi l'ha visto? è diventata una scuola di giornalismo televisivo di prim'ordine, riconosciuta ovunque. 

Tanti anni di lavoro e di successi hanno regalato alla redazione un'autorevolezza che va anche al di là dello studio televisivo e dei dati Auditel. 

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Siamo stati chiamati in Parlamento per il disegno di legge sugli scomparsi. Se vai a denunciare il furto di un motorino si fa subito: perché se a sparire è una persona devono farti aspettare 48 ore? Abbiamo insistito tanto su questo, come sull’incrocio del dna dei cadaveri non identificati e di chi è sparito. E continuiamo a dire di non parlare di allontanamento volontario: è successo anche con Giulia Cecchettin. Se si parte male con le ricerche poi è tutto in salita. Chi l’ha visto? è utile perché c’è tanto che ancora non funziona

Proprio così. Il bagaglio di Federica Sciarelli e dei suoi collaboratori ora può essere utile anche per migliorare la nostra legislazione.

Federica Sciarelli e i femminicidi

La cronaca di cui si occupa Federica Sciarelli, purtroppo, è ricca anche di casi di femminicidio. Il Governo Meloni punta a limitare questo fenomeno con l'introduzione del reato specifico.

Sciarelli, nell'intervista concessa al settimanale 7 del Corriere, sul tema, ha fatto questa considerazione:

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Le donne subiscono, sperando che la situazione cambi. Ma, come dico, il primo schiaffo è uno schiaffo di troppo. Gli uomini non hanno paura della pena: sanno che li aspetta il carcere. Ma l’odio nei confronti delle donne è più forte. Le ragazze sono sempre più libere e intraprendenti. È come se questi uomini, incapaci di stare al passo, te la volessero far pagare

Le origini "politiche" di Federica Sciarelli

Federica Sciarelli è nata il 9 ottobre 1958 a Roma da genitori napoletani. Il padre era Avvocato dello Stato, la mamma di origini nobili. Si separarono quando lei aveva 8 anni. 

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Erano cattolici di destra. Io invece di sinistra e pacifista: andavo a tutte le manifestazioni

Anni dopo, evidentemente, questo background fu apprezzato dal direttore che la lanciò come inviata di politica: Sandro Curzi

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Sandro Curzi è stato il mio maestro: mi stimava, ma gli dicevo: “Tu, per le dirette parlamentari da Montecitorio, preferisci un analfabeta uomo che una donna”. La spuntai: da inviata politica giravo il mondo coi presidenti. Avevo sempre due valigie pronte, per l’estate e per l’inverno

Tra i tanti aneddoti che può ricordare in questo ruolo, Sciarelli ne ha raccontato uno verificatosi ai tempi del primo Berlusconi:

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Durante un suo viaggio all'estero, fui io a farlo parlare di “teatrino della politica”. Aveva avvisato che non avrebbe risposto a domande di politica interna. Tutta sorridente, gliel’ho fatta lo stesso: il giorno dopo tutte le prime pagine erano su quello. Ho sempre cercato di dimostrare che una donna può essere sveglia quanto e più di un uomo

Del resto, non bisogna dimenticare che Sciarelli è una Cavaliera della Repubblica fin da quando aveva 32 anni: nel 1991, fu il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga a conferirle la prestigiosa onoreficenza. Evidentemente, vedendoci lungo.

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