Già in passato ci aveva abituato ai suoi giudizi tranchant, ideologici. La politica, del resto, può essere una calamita fortissima anche per chi è un affermato studioso in tutt'altro campo.
Nel caso di Carlo Rovelli, quello della fisica.
Il che non gli impedì, ai tempi dell'Isis, di augurarsi la sua "normalizzazione" paragonando i tagliagole islamici ai combattenti antifascisti nella guerra civile spagnola.
O sul palco del concertone del Primo maggio 2023 di attaccare a testa bassa il Governo Meloni azzardando finanche un paragone tra i giovani di Roma e quelli di Islamabad
E insomma: Rovelli è un personaggio quantomeno divisivo.
E oggi è tornato di nuovo all'attenzione generale perché ha curato per il sito del Corriere della Sera la prima puntata di una serie dedicata alla bomba atomica. In quest'ultima, on line dal 5 agosto scorso, ha attaccato duramente Enrico Fermi, il grande fisico italiano Premio Nobel nel 1938 i cui studi e le cui scoperte furono utilizzate anche per la costruzione dell'ordigno che ottant'anni fa fu sganciato su Hiroshima e Nagasaki.
Rovelli ha dichiarato che fece parte di coloro i quali "si avventarono sulla gioia di poter bruciare vivi migliaia di suoi fratelli e sorelle". Secondo Angela Bracco, presidente della Società italiana di Fisica, palesando un livore fuori luogo.
Così, ancora una volta, il nome di Carlo Rovelli è finito al centro di discorsi che esulano la fisica in sé, ma sconfinano nell'ideologia politica.
ha fatto presente Angela Bracco non mancando di sottolineare che Fermi significativamente andò a ritirare il Nobel senza vestire la divisa fascista. Che da Stoccolma, il grande scienziato non fece mai più ritorno in Italia per via delle leggi razziali del regime. E infine l'ovvio:
Alla lettera della presidente della Società italiana di Fisica Angela Bracco, ha risposto in ogni caso lo stesso Carlo Rovelli:
Ma Rovelli, nella sua lezione, ha voluto fare questo o denigrare uno degli scienziati più illustri che l'Italia abbia mai avuto descrivendolo attraverso il filtro del suo credo politico?
Rovelli ha parlato più di scienza o si è soffermato su un giudizio etico-politico su Fermi?
Anche nella risposta che ha dato ad Angela Bracco descrive il Premio Nobel sostanzialmente come un cinico senza scrupoli:
Per questo, la conclusione di Rovelli è presto detta:
Ma stava a lui dare questo giudizio?