18 Aug, 2025 - 12:12

Ucraina - Russia, Travaglio e Conte bombardano l'Europa prima dell'incontro con Trump

Ucraina - Russia, Travaglio e Conte bombardano l'Europa prima dell'incontro con Trump

Prima ancora che ci sia l'incontro tra Trump e Zelensky con gli alleati europei, in Italia, due persone già bombardano quella che paradossalmente dovrebbe essere anche la loro parte: l'Europa.

I due, già "noti", come direbbero le forze dell'ordine, sono Marco Travaglio e Giuseppe Conte. Il direttore del Fatto Quotidiano e il presidente del Movimento Cinque Stelle si allineano alle aspettative di Putin. Il primo con il suo editoriale di giornata. Il secondo dettando la linea al suo partito.

Ucraina - Russia: Travaglio e Conte contro l'Europa a Washington

Qualsiasi cosa si decida a Bruxelles o a Kiev, per Marco Travaglio e Giuseppe Conte è sbagliata. Ancora una volta i due la vedono esattamente come Putin e il regime del Cremlino che, dopo l'incontro in Alaska con Trump, si sono augurati che l'Europa non si metta d'ostacolo sulla via della "pace", intesa come resa dell'Ucraina, evidentemente.

Così, oggi, Travaglio scrive quanto di seguito:

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Degradati da commensali a pietanze, da guardoni a cornuti (sempre ultimi a sapere), i cosiddetti leader europei si sono videocollegati per una veglia funebre con quel che resta di Zelensky dopo 42 mesi di loro amorevoli consigli

Sembra la Pravda. Invece è un giornale italiano. Ma Travaglio, non contento, continua con la sua metafora lugubre per un leader politico che da oltre tre anni si batte per la libertà del suo popolo e per il suo Paese invaso, in questo modo:

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Il corteo mortuario verrà ora aviotrasportato alla Casa Bianca per le solenni esequie e la degna sepoltura. I medici legali segnalano nelle care salme alcuni spasmi involontari tipici del rigor mortis e c'è chi giura di aver udito frasi smozzicate e prive di senso compiuto: Kiev nella Nato, l'Ucraina porcospino d'acciaio...

E insomma: c'è da rabbrividire. Anche nel proseguo dell'articolo, quando Travaglio fa saltare fuori un "crollo economico" dell'Europa dovuto al sostegno all'Ucraina:

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La guerra, persa fin dal primo giorno, è costata agli ucraini e ai russi centinaia di migliaia di morti, alla Nato 400 miliardi di dollari e all'Europa un crollo economico da far rimpiangere il Covid

E comunque: la conclusione di Travaglio è che se ai leader europei "li pagassero un tot a cazzata, sarebbero miliardari".

Il post di Giuseppe Conte

Ma qual è il leader politico che subito si mette sulla scia di Marco Travaglio, sebbene con parole più diplomatiche? La domanda è pleonastica: Giuseppe Conte. È lui che più di tutti, quando ancora la trattativa per arrivare alla pace è aperta, a bombardare l'Europa:

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Ora all'Europa del Riarmo - che non è stata costruttrice di canali di pace, soprattutto quando l'Ucraina era senza dubbio più forte ai tavoli - non resta che il ruolo da comprimaria e augurarsi che lavorando duramente con pieno coordinamento diplomatico si imposti una pace giusta e ragionevole. È imbarazzante leggere nero su bianco l'esultanza di Meloni per spiragli per discutere di pace dopo la politica guerrafondaia e ostile a negoziati condotta da Chigi in questi anni...

Ah, se ci fosse stato lui a "Chigi"! A questo punto si potrebbe pensare che avrebbe chiuso la crisi con l'amico Vladimir in mezza giornata. Del resto, non è stato lui il premier, in pieno lockdown, con l'Italia costretta a rinchiudersi in casa per il Covid, a dare l'opportunità a dei militari russi di scorazzare liberamente per il nostro Paese?

Lui, che si è messo a capo di un movimento che è nato contro l'Europa (voleva uscire anche dall'euro), ora tiene lezioni di europeismo:

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L'Europa è un attore non protagonista sulla guerra in Ucraina. Ha scelto, dopo l'inaccettabile invasione della Russia e i primi necessari aiuti di “scommettere sulla vittoria dell'Ucraina (parole di Meloni) attraverso una vittoria militare sulla Russia a suon di invii di armi per ben 3 anni. E adesso che questa illusione è svanita, ne paga le conseguenze

E insomma: per Conte, l'Europa ha sbagliato tutto. Fin dal primo momento doveva predisporre un tappeto rosso per Putin. Peccato che le popolazioni direttamente coinvolte hanno deciso di resistere a costo della vita a chi faceva prospettare loro una vita sotto un regime e non in una democrazia.

Ma tant'è: Conte la mette così:

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Di una cosa saremo e siamo sicuramente protagonisti: i costi dei danni e della ricostruzione in Ucraina, i costi del folle “riarmo”, le ricadute dei costi del gas e dell'energia. Ovviamente gli oneri e i costi di questa strategia fallimentare non li pagano Meloni e soci, che per 3 anni hanno rifiutato sdegnati l’ipotesi negoziale continuando invece a puntare sull’escalation militare. Li pagano cittadini e imprese con costi dell'energia alle stelle, carovita, investimenti record in armi mentre si tagliava in altri settori, dalla sanità alla scuola
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