Prima ancora che ci sia l'incontro tra Trump e Zelensky con gli alleati europei, in Italia, due persone già bombardano quella che paradossalmente dovrebbe essere anche la loro parte: l'Europa.
I due, già "noti", come direbbero le forze dell'ordine, sono Marco Travaglio e Giuseppe Conte. Il direttore del Fatto Quotidiano e il presidente del Movimento Cinque Stelle si allineano alle aspettative di Putin. Il primo con il suo editoriale di giornata. Il secondo dettando la linea al suo partito.
Qualsiasi cosa si decida a Bruxelles o a Kiev, per Marco Travaglio e Giuseppe Conte è sbagliata. Ancora una volta i due la vedono esattamente come Putin e il regime del Cremlino che, dopo l'incontro in Alaska con Trump, si sono augurati che l'Europa non si metta d'ostacolo sulla via della "pace", intesa come resa dell'Ucraina, evidentemente.
Così, oggi, Travaglio scrive quanto di seguito:
Sembra la Pravda. Invece è un giornale italiano. Ma Travaglio, non contento, continua con la sua metafora lugubre per un leader politico che da oltre tre anni si batte per la libertà del suo popolo e per il suo Paese invaso, in questo modo:
E insomma: c'è da rabbrividire. Anche nel proseguo dell'articolo, quando Travaglio fa saltare fuori un "crollo economico" dell'Europa dovuto al sostegno all'Ucraina:
E comunque: la conclusione di Travaglio è che se ai leader europei "li pagassero un tot a cazzata, sarebbero miliardari".
Ma qual è il leader politico che subito si mette sulla scia di Marco Travaglio, sebbene con parole più diplomatiche? La domanda è pleonastica: Giuseppe Conte. È lui che più di tutti, quando ancora la trattativa per arrivare alla pace è aperta, a bombardare l'Europa:
Ah, se ci fosse stato lui a "Chigi"! A questo punto si potrebbe pensare che avrebbe chiuso la crisi con l'amico Vladimir in mezza giornata. Del resto, non è stato lui il premier, in pieno lockdown, con l'Italia costretta a rinchiudersi in casa per il Covid, a dare l'opportunità a dei militari russi di scorazzare liberamente per il nostro Paese?
Lui, che si è messo a capo di un movimento che è nato contro l'Europa (voleva uscire anche dall'euro), ora tiene lezioni di europeismo:
E insomma: per Conte, l'Europa ha sbagliato tutto. Fin dal primo momento doveva predisporre un tappeto rosso per Putin. Peccato che le popolazioni direttamente coinvolte hanno deciso di resistere a costo della vita a chi faceva prospettare loro una vita sotto un regime e non in una democrazia.
Ma tant'è: Conte la mette così: