19 Aug, 2025 - 08:22

Cartelle esattoriali e solleciti AdER: rischi, rateizzazione e novità sulla Rottamazione quinquies

Cartelle esattoriali e solleciti AdER: rischi, rateizzazione e novità sulla Rottamazione quinquies

Quando si riceve una cartella esattoriale o un sollecito di pagamento, si avvia un conto alla rovescia che precede le azioni esecutive e cautelari dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER), come il fermo amministrativo o il pignoramento. Questi atti servono a recuperare i crediti dovuti a enti impositori come l'Agenzia delle Entrate o i Comuni.

La scelta tra agire immediatamente e attendere un'eventuale nuova definizione agevolata può essere difficile. È importante agire con tempestività, poiché richiedere una rateizzazione su una cartella vicina alla scadenza dei termini di prescrizione potrebbe prolungare il periodo di estinzione del debito.

Il tempo non è mai sufficiente per comprendere l'aggressività dell'AdER in caso di mancato saldo dei debiti. Una soluzione per liberarsi dalle pendenze passate potrebbe essere un nuovo condono o una Rottamazione quinquies, a patto che sia attivata prima dei provvedimenti di riscossione e copra tutti i debiti accumulati. Ma cosa succede se questo strumento non viene approvato e si è già ricevuto un sollecito?

Cartelle esattoriali, solleciti e opzioni di pagamento con Rottamazione quinquies e Saldo e stralcio

L'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha specificato che un sollecito di pagamento, spedito per posta ordinaria, è un promemoria delle pendenze debitorie relative a specifiche cartelle, con l'invito a regolarizzare la propria posizione.

Cosa succede se si attende un nuovo condono senza pagare?

Attendere senza rateizzare o saldare una cartella esattoriale o un sollecito può portare a conseguenze serie.

L'AdER ha il potere di avviare azioni di recupero del debito senza dover ricorrere a un giudice per un pignoramento o all'ACI per un fermo amministrativo. 

Ci sono, tuttavia, rari casi in cui le azioni di riscossione sono più lente o assenti, ovvero quando la riscossione è considerata infruttuosa, ad esempio in situazioni di:

  • assenza di beni pignorabili;
  • procedure esecutive fallimentari o concorsuali;
  • morte del debitore senza eredi o con eredi che rinunciano all'eredità.

 Un'altra via per affrontare queste difficoltà è l'uso di strumenti come il Saldo e stralcio o una nuova Rottamazione quinquies, che, se inseriti nella prossima Manovra finanziaria 2026, potrebbero offrire un pagamento agevolato senza sanzioni, interessi e aggio, e una possibile riduzione del debito.

A tal proposito, è utile ricordare che l'articolo 1, comma 544, della legge n. 228/2012 prevede che per i debiti fino a 1.000 euro le procedure cautelari o esecutive non si applichino prima che siano trascorsi 120 giorni dall'invio di uno specifico sollecito di pagamento.

Le conseguenze del mancato pagamento

 È sorprendente come l'arrivo di un sollecito di pagamento, che spesso giunge circa un anno dopo la notifica della cartella, diventi una fonte di preoccupazione per molti.

È importante sottolineare che, in caso di mancato pagamento delle somme dovute, iniziano a maturare quotidianamente gli interessi di mora, calcolati dalla data di notifica, ai quali si aggiungono ulteriori spese.

Se non è possibile effettuare il pagamento del debito entro i termini previsti (solitamente cinque giorni), è possibile richiedere una rateizzazione fino a 84 rate mensili. Questa opzione offre una protezione da azioni esecutive come fermi amministrativi, ipoteche o pignoramenti.

Gli interessi di mora sono calcolati dall'Agenzia in base a indici forniti annualmente dal Direttore dell'Agenzia delle Entrate.

Nuova Rottamazione quinquies: speranza o illusione?

In base alle indiscrezioni, la Manovra 2026 potrebbe includere una nuova definizione agevolata che offrirebbe la possibilità di dilazionare il pagamento dei debiti fino a un massimo di 120 rate.

Tuttavia, la nuova misura potrebbe escludere i "contribuenti seriali", ovvero chi ha già aderito ad altre rottamazioni delle cartelle esattoriali.

 Le proposte differenziate in base all'importo del debito includono:

  • per i debiti iscritti a ruolo superiori a 50.000 euro, una possibile adesione con un versamento anticipato obbligatorio del 5% del debito totale;
  • per i debiti minori, un Saldo e stralcio legato alle condizioni reddituali, con la possibilità di azzeramento totale del debito o una riduzione dell'importo da pagare.

La prima bozza di questa nuova "pace fiscale" potrebbe essere discussa a settembre 2025, come misura da inserire nella successiva Legge di Bilancio.

Conclusione

Aspettare passivamente un futuro condono espone a rischi elevati. La strategia più sicura rimane la richiesta di rateizzazione per bloccare le azioni dell'Agenzia. Si consiglia vivamente di valutare la propria posizione presso gli uffici dell'AdER o di consultare un esperto in materia tributaria per una consulenza personalizzata.

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