20 Aug, 2025 - 11:53

Pensione posticipata senza tasse: come funziona l'incentivo e a chi conviene

Pensione posticipata senza tasse: come funziona l'incentivo e a chi conviene

 L'INPS, con la circolare n. 102 del 16 giugno 2025, ha fornito i dettagli operativi per la pensione posticipata, chiudendo i conti con i lavoratori che aderiscono a questo incentivo. Si tratta di un bonus in favore dei lavoratori dipendenti che, pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata o flessibile entro il 2025, decidono di ritardare l'uscita dal lavoro per proseguire la propria carriera. Ma come funziona l'incentivo in busta paga? Quali sono le condizioni e la procedura pratica per lavoratori e datori di lavoro?

Pensione posticipata e bonus in busta paga: chi può usufruire di questo incentivo senza tasse?

Non si tratta di una rottura tra lavoro e pensione, bensì di una remunerazione aggiuntiva in busta paga per chi continua a lavorare. L'incentivo può essere richiesto sia dai lavoratori dipendenti del settore privato sia da quelli del settore pubblico, a condizione che abbiano già maturato i requisiti per accedere alla pensione anticipata o flessibile.

In sostanza, chi non smette di lavorare, ma posticipa la pensione per alcuni anni, ottiene un bonus extra in busta paga. L'incentivo consiste in un piccolo “premio” per aver deciso di restare attivi nel mondo del lavoro, rendendo la scelta di rimandare la pensione più vantaggiosa.

Qual è la novità della legge di Bilancio 2025 rispetto al 2023?

Fino al 2023, il bonus extra in busta paga era stato introdotto esclusivamente per i lavoratori che avevano maturato i requisiti per la pensione anticipata flessibile Quota 41, ovvero per chi rinunciava all'uscita con almeno 41 anni di contributi e 62 anni di età.

Dal 2025, invece, il governo italiano ha ampliato i requisiti di accesso all'incentivo e introdotto maggiori vantaggi per chi ha i requisiti per la pensione anticipata "ordinaria", ovvero 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Questa estensione mira a promuovere la flessibilità nel mondo del lavoro, superando i vecchi paradigmi.

In cosa consiste l'incentivo e come viene erogato?

Il bonus extra in busta paga, che aumenta il netto, non è altro che un meccanismo con cui la parte dei contributi previdenziali a carico del lavoratore, normalmente versata all'INPS, finisce nello stipendio.

Il lavoratore che aderisce al bonus può chiedere all'INPS di non versare più questa quota all'ente, ma di riceverla direttamente in busta paga senza pagare tasse.

Come riportato dalla Circolare INPS n. 102, questa non imponibilità ai fini fiscali è prevista dall'articolo 51, comma 2, lettera i-bis), del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) ed è stata confermata da pareri del Ministero dell'Economia e dell'Agenzia delle Entrate.

Quali sono i limiti temporali e le condizioni di esclusione?

Il bonus aggiuntivo derivante dall'esonero contributivo non dura per sempre. Il lavoratore può richiederlo solo dopo aver maturato i requisiti per la pensione anticipata. Il ciclo dell'erogazione aggiuntiva in busta paga termina quando il lavoratore:

  • va in pensione di vecchiaia,
  • ottiene una pensione diretta, oppure decide di revocare la scelta (ma può farlo una sola volta).

Come incide sui trattamenti pensionistici futuri?

Ottenere un aumento del netto in busta paga produce degli effetti sul montante contributivo, in quanto la parte contributiva del 9,19% trasferita nello stipendio non rafforza il calcolo dell'assegno pensionistico.

Tecnicamente si gode di un incentivo diretto e immediato, ma si avrà un assegno leggermente più basso al momento della pensione.

Per la pensione calcolata con il sistema retributivo cambia poco o nulla.

Qual è la procedura pratica per lavoratori e datori di lavoro?

La scelta di aderire alla pensione posticipata viene formalizzata tramite una richiesta preliminare per la verifica del diritto alla pensione da presentare all'INPS.

Dopo la valutazione istruttoria della pratica, se positiva, l'INPS invia un avviso al datore di lavoro indicando la possibilità di anticipare e versare l'incentivo in busta paga. In questo modo, il datore di lavoro versa la quota di contributi al lavoratore invece di versarla all'INPS.

 

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