20 Aug, 2025 - 15:55

Gaslighting: la manipolazione che spegne la luce della tua sicurezza

In collaborazione con
Simone Ledda
Gaslighting: la manipolazione che spegne la luce della tua sicurezza

Il gaslighting è una forma subdola e pericolosa di manipolazione psicologica che può distruggere lentamente l'autostima, la fiducia e la percezione della realtà di una persona. È un termine sempre più diffuso, ma spesso ancora frainteso. Comprendere cosa significa gaslighting e imparare a riconoscerlo è il primo passo per difendersi.

Cosa significa gaslighting

Il termine gaslighting deriva dalla pièce teatrale poi divenuta un film dal titolo "Gaslight" (trad. Illuminazione a gas) del 1940. Nell’opera, un uomo manipola psicologicamente la moglie per farla dubitare della propria memoria e percezione, fino a farle credere di essere pazza. L’uomo utilizza svariati trucchi per confondere la moglie, tra cui lo spostare quadri e oggetti all’interno della casa e farle credere di soffrire di allucinazioni. Un altro falso sintomo della pazzia della donna è la percezione di un abbassamento dell’illuminazione domestica a gas – da cui il titolo del film -, anche questo provocato dal marito. Far dubitare una persona della propria lucidità fino a minarne il senso di realtà, questo è il gaslighting.

Perché si fa gaslighting?

Lo scopo del gaslighter - colui che mette in atto la manipolazione - è mantenere il controllo sulla vittima.

Frasi come: “Ti stai inventando tutto”,

“Sei troppo sensibile”,

“Ti ricordi male”,

“Stai esagerando, come sempre” sono segnali tipici di questi comportamenti. La vittima comincia a dubitare della propria memoria, delle proprie percezioni e persino della propria sanità mentale. Nel tempo, questo può portare a una profonda dipendenza psicologica dal manipolatore perché la vittima non si sente più in grado di prendersi cura di sé nella convinzione di essere sulla soglia della pazzia.

Gaslighting test: stai subendo manipolazione?

Individuare una situazione di gaslighting può essere complesso, soprattutto perché spesso si sviluppa in modo graduale e mascherato da attenzioni o preoccupazioni apparenti da parte del manipolatore. Tuttavia, esistono alcuni segnali che possono aiutare a capire se si è coinvolti in una dinamica di questo tipo.

Ecco alcune domande utili:

• Ti capita di mettere in dubbio la tua memoria o il tuo giudizio dopo aver parlato con una persona in particolare?

• Ti senti spesso confuso, insicuro o disorientato senza una causa evidente?

• Hai iniziato a scusarti frequentemente, anche quando non hai commesso errori?

• Eviti di esprimere opinioni o emozioni per paura di essere deriso o sminuito?

• Hai la sensazione che la tua percezione della realtà venga sistematicamente negata o distorta? Se ti riconosci in più di uno di questi scenari, potrebbe essere opportuno approfondire la situazione.

Gaslighting: come difendersi

Uscire da una dinamica di gaslighting è possibile. La prima difesa è la consapevolezza: riconoscere di essere in una relazione manipolatoria è il punto di partenza per riacquistare il controllo sulla propria vita. Spesso, chi subisce gaslighting tende a minimizzare ciò che prova o a colpevolizzarsi.

In realtà, dubitare di sé in modo costante, sentirsi destabilizzati o aver paura di esprimersi non è normale e non deve essere tollerato. Imparare a fidarsi nuovamente delle proprie percezioni è fondamentale. Se senti che qualcosa non va, probabilmente è così.

Tenere traccia degli episodi che ti mettono in difficoltà - anche solo annotandoli in un diario - può aiutarti a ricostruire la realtà dei fatti, a contrastare la confusione e a ritrovare un senso di stabilità. Un altro passo importante è parlare con persone esterne alla relazione: amici fidati, familiari, terapeuti. Uno sguardo neutro e non coinvolto può offrirti una prospettiva più chiara e aiutarti a riconoscere che il problema non sei tu, ma la dinamica in cui ti trovi. In alcuni casi, è necessario stabilire dei limiti netti, sia sul piano emotivo che pratico. Questo può voler dire ridurre i contatti, prendere le distanze o - se possibile - interrompere la relazione. Non sempre è facile, soprattutto quando esiste un legame affettivo profondo o una dipendenza psicologica, ma tutelare il proprio benessere deve diventare una priorità. Infine, chiedere aiuto a un professionista non è un segno di debolezza, ma un atto di forza.

Il gaslighting può capitare a chiunque

Nessuno è immune: può insinuarsi nelle relazioni di coppia, nei legami familiari, nelle amicizie o nei rapporti di lavoro. A volte chi lo esercita non ne è nemmeno pienamente consapevole, ma l’effetto è sempre lo stesso: offusca la tua mente e mina la tua sicurezza. Il gaslighting non è solo un abuso emotivo: è un blackout interiore. Ti lascia al buio, disorientato. Riconoscerlo significa trovare l’interruttore e riportare la luce su di te.

A cura di Simona Ledda

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