Si dice che la realtà, talvolta, superi la fantasia. E ce ne voleva davvero molta per ipotizzare che un bel giorno, un giornalista, ex direttore di una testata, dopo le minacce ricevute da quest'ultima, potesse dire che non meritava la sua solidarietà.
Nello specifico, la fantasia è diventata realtà con Gaetano Pelullà.
Oggi è un europarlamentare del Movimento Cinque Stelle. Ma in passato è stato anche il direttore del Tempo, il giornale del gruppo Angelucci che, assieme a Libero, è stato preso di mira dagli anarchici: l'altro giorno, hanno fatto pervenire nelle redazioni una lettera con la quale minacciavano di morte i direttori Tommaso Cerno e Daniele Capezzone oltre che l'editore Giampaolo Angelucci e il vicepresidente del gruppo Andrea Pasini.
Ora: questi ultimi hanno ricevuto la solidarietà di quasi tutti i partiti politici. Probabilmente, avevano messo in conto il silenzio del Pd. Ma che addirittura dovevano difendersi dalle accuse di un loro ex responsabile, probabilmente, era impensabile anche per loro.
Gaetano Pedullà è nato a Catania nel 1967. Laureato in Scienze Politiche, le sue prime simpatie politiche sono andate per la Democrazia Cristiana. Tanto che le sue prime esperienze si sono svolte all'interno del sindacato più vicino alla Balena Bianca, la Cisl e, sul finire degli anni Ottanta, presso il Centro Studi intitolato a Piersanti Mattarella.
La sua carriera giornalistica, invece, inizia con le emittenti televisive locali come Tele Jonica e Tele Sicilia Color.
A fine anni Novanta, si trasferisce a Roma dove inizia a lavorare per il quotidiano Italia Oggi. Poi, da responsabile economia, passa all'Unione Sarda e quindi al Tempo, dove è direttore dal 2006 al 2007.
Dopo quell'esperienza, torna alla tv come responsabile del telegiornale di T9, un'emittente del gruppo Caltagirone.
Nel 2013, fulminato sulla strada del grillismo, fonda La Notizia, un giornale molto vicino al Movimento Cinque Stelle.
Questo, assieme al fatto di essersi imposto come opinionista nei talkshow italiani, gli fa fare, nel 2024, il grande salto nel mondo della politica. Quell'anno, si candida e viene eletto in occasione delle elezioni europee: nella circoscrizione nord-ovest raccoglie quasi 16 mila preferenze.
Ma perché oggi si parla di nuovo di Gaetano Pedullà? Semplice: il motivo è che ieri non ha voluto dare alcuna solidarietà nei confronti di Libero e del suo ex giornale Il Tempo, presi di mira dagli anarchici.
In un post su Facebook, ha motivato la sua scelta così:
Una sorta di guerra tra ex coniugi, quindi. Dove, però, trova spazio anche il sarcasmo. Il gioco di parole per attaccare Pedullà sarà arrivato naturale nella redazione del Tempo: è diventato Pedullah.