23 Aug, 2025 - 12:22

Chi è Gaetano Pedullà, l'ex direttore del Tempo che ha attaccato il giornale anche dopo le minacce degli anarchici

Chi è Gaetano Pedullà, l'ex direttore del Tempo che ha attaccato il giornale anche dopo le minacce degli anarchici

Si dice che la realtà, talvolta, superi la fantasia. E ce ne voleva davvero molta per ipotizzare che un bel giorno, un giornalista, ex direttore di una testata, dopo le minacce ricevute da quest'ultima, potesse dire che non meritava la sua solidarietà.

Nello specifico, la fantasia è diventata realtà con Gaetano Pelullà.

Oggi è un europarlamentare del Movimento Cinque Stelle. Ma in passato è stato anche il direttore del Tempo, il giornale del gruppo Angelucci che, assieme a Libero, è stato preso di mira dagli anarchici: l'altro giorno, hanno fatto pervenire nelle redazioni una lettera con la quale minacciavano di morte i direttori Tommaso Cerno e Daniele Capezzone oltre che l'editore Giampaolo Angelucci e il vicepresidente del gruppo Andrea Pasini.

Ora: questi ultimi hanno ricevuto la solidarietà di quasi tutti i partiti politici. Probabilmente, avevano messo in conto il silenzio del Pd. Ma che addirittura dovevano difendersi dalle accuse di un loro ex responsabile, probabilmente, era impensabile anche per loro.

Gaetano Pedullà, chi è l'ex direttore del Tempo ora contro il suo giornale

Gaetano Pedullà è nato a Catania nel 1967. Laureato in Scienze Politiche, le sue prime simpatie politiche sono andate per la Democrazia Cristiana. Tanto che le sue prime esperienze si sono svolte all'interno del sindacato più vicino alla Balena Bianca, la Cisl e, sul finire degli anni Ottanta, presso il Centro Studi intitolato a Piersanti Mattarella. 

La sua carriera giornalistica, invece, inizia con le emittenti televisive locali come Tele Jonica e Tele Sicilia Color.

A fine anni Novanta, si trasferisce a Roma dove inizia a lavorare per il quotidiano Italia Oggi. Poi, da responsabile economia, passa all'Unione Sarda e quindi al Tempo, dove è direttore dal 2006 al 2007.

Dopo quell'esperienza, torna alla tv come responsabile del telegiornale di T9, un'emittente del gruppo Caltagirone.

Nel 2013, fulminato sulla strada del grillismo, fonda La Notizia, un giornale molto vicino al Movimento Cinque Stelle. 

Questo, assieme al fatto di essersi imposto come opinionista nei talkshow italiani, gli fa fare, nel 2024, il grande salto nel mondo della politica. Quell'anno, si candida e viene eletto in occasione delle elezioni europee: nella circoscrizione nord-ovest raccoglie quasi 16 mila preferenze.

Cosa ha scritto contro il suo ex giornale

Ma perché oggi si parla di nuovo di Gaetano Pedullà? Semplice: il motivo è che ieri non ha voluto dare alcuna solidarietà nei confronti di Libero e del suo ex giornale Il Tempo, presi di mira dagli anarchici.

In un post su Facebook, ha motivato la sua scelta così:

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NESSUNA SOLIDARIETÀ A CHI FOMENTA ODIO E RAZZISMOIn queste ore si stanno susseguendo manifestazioni di solidarietà ai quotidiani Il Tempo e Libero oggetti di una stupida lettera di minacce. Da Salvini a Donzelli e tutta la compagnia cantante delle destre c’è chi si sta stracciando le vesti straparlando di attentato alla libertà di stampa. Ma quella che alimentano questi due giornali non ha nulla a che fare con la libera stampa, quanto con la propaganda di governo e la quotidiana fabbricazione di odio verso i loro bersagli politici (e del loro editore)
Perché tanta rabbia nei confronti anche del giornale che ha diretto?
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Il Tempo appena ieri mi ha mostrificato in prima pagina dandomi del fiancheggiatore dei terroristi islamici (millantando prove inesistenti)
ha scritto Pedullà. Non merita, quindi, alcuna solidarietà anche perché "crocifigge regolarmente i migranti, chi non può permettersi una casa, persino i pochi sostegni per la povera gente (come il Reddito di cittadinanza o il salario minimo)".
 
Il suo ex giornale, quindi, "dovrebbe chiedersi quale contributo offre ad una corretta informazione e alla coesione sociale":
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Proprio questa stampa che disprezza (con qualche ragione) un ipocrito buonismo, smetta di esercitarlo per sé stessa. Oppure non frigni se il frutto dell’odio che cosparge giornalmente si ripercuote contro se stessa

La risposta del Tempo e di Cerno

Fatto sta che le accuse di Pedullà non sono cadute nel vuoto. Il Tempo, attraverso i suoi canali social, ha risposto così:
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L’ultimo attacco al nostro giornale arriva da Gaetano Pedullà, parlamentare europeo del M5S. Ma è l’ennesimo “amico” di Hannoun, il capo delle associazioni filo Hamas. Ci accusano di “terrorismo intellettuale” ma noi non ci faremo intimidire. E il caso finisce all’Europarlamento
 
Tommaso Cerno, dal canto suo, ha etichettato Gaetano Pedullà con queste parole:
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Un ex direttore del tempo di cui si è persa memoria, fortunatamente
 

Una sorta di guerra tra ex coniugi, quindi. Dove, però, trova spazio anche il sarcasmo. Il gioco di parole per attaccare Pedullà sarà arrivato naturale nella redazione del Tempo: è diventato Pedullah.

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