Proseguono le ricerche di Vladislav Stolyarov, il ventinovenne scomparso da Chiasso, comune del Canton Ticino, il 12 agosto 2025.
Il giovane si è allontanato senza lasciare più alcuna notizia ai familiari, che hanno denunciato immediatamente la sua sparizione alle autorità competenti.
Con il passare dei giorni, però, di lui non si hanno ancora tracce. La madre vive ore di forte preoccupazione e spera soltanto che stia bene e lontano da possibili pericoli.
Le ricerche restano attive e, oltre alle autorità, sul caso è impegnato anche il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV.
Tag24 ha raccolto in esclusiva la testimonianza di un referente dell’associazione di volontariato, per ricostruire i punti salienti di questa drammatica vicenda.
Si rammenta che le testimonianze contenute in questo articolo sulla scomparsa di Vladislav derivano da una comunicazione diretta tra Tag24 e il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV.
«Sono trascorsi tredici giorni dalla scomparsa del ventinovenne: troppi giorni di silenzio, soprattutto sapendo che c’è una madre in grande apprensione per lui» – racconta un volontario.
«L’ultima volta è stato visto alla Dogana di Chiasso, intorno alle 9 del mattino: quello è il suo ultimo avvistamento certo».
«Avrebbe dovuto raggiungere Gorgonzola, ma lì non è mai arrivato. Per questo motivo sono state attivate le ricerche».
"Il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV ha diffuso l’identikit del ventinovenne, includendo anche i dettagli relativi all’ultimo abbigliamento indossato.
«Vladislav è alto circa 1 metro e 70, pesa intorno ai 70 chili, ha i capelli castani corti e gli occhi verdi screziati di marrone.»
«Al momento della scomparsa indossava presumibilmente una t-shirt, dei pantaloncini e delle scarpe da ginnastica. Si segnala inoltre che non ha con sé i documenti.»
«Il Comitato invita chiunque abbia informazioni utili a contattare immediatamente il 112 oppure a chiamare il numero 388 189 4493, attivo 24 ore su 24».
I familiari confidano che Vladislav possa fare la scelta più opportuna e tornare a casa, ponendo fine a questa lunga scia di silenzio e preoccupazione.
Il giovane ha la possibilità di presentarsi autonomamente al primo comando delle autorità, a seconda della nazione in cui si trova: in Italia può rivolgersi alla Polizia o ai Carabinieri, mentre in Svizzera alla Polizia Cantonale, chiedendo aiuto immediato al numero di emergenza.
Non ci si può allontanare senza lasciare notizie ai propri cari, qualunque sia la motivazione del gesto.
La madre, intanto, attende con impazienza il suo ritorno per poterlo finalmente riabbracciare.