Era in sella alla sua moto, una Ducati rossa, quando si è scontrato con un'auto. Alberto Roma non ce l'ha fatta: è morto in ospedale a causa delle gravi ferite riportate nell'impatto. Illesi, invece, gli occupanti dell'auto.
L'incidente è avvenuto nel pomeriggio di domenica 31 agosto 2025, sulla provinciale che collega Monopoli ad Alberobello, in provincia di Bari.
Sotto shock la comunità di Ostuni, nel Brindisino, dove la vittima risiedeva: Roma era un giovane imprenditore molto conosciuto nella cittadina. In molti, in queste ore, lo stanno ricordando come "un ragazzo splendido" e "d'altri tempi".
Alberto Roma aveva 31 anni e lavorava in un pub nel centro di Ostuni, il Temple Bar. Dopo il diploma presso l'Istituto Nautico di Brindisi, aveva lavorato nel settore alberghiero all'estero, prima di tornare nella sua terra.
Aveva una grande passione per la sua moto, che aveva chiamato Kora, con cui aveva girato diversi luoghi in Italia. Purtroppo l'ultimo viaggio è stato per lui fatale. Dopo il violento impatto tra la sua Ducati e una Skoda, è stato soccorso e trasportato all'ospedale San Giacomo di Monopoli.
I medici lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico, nel tentativo di salvargli la vita: purtroppo non è bastato. Troppo gravi le ferite e le molteplici fratture riportate nell'incidente.
Secondo una prima ricostruzione, il 31enne, in sella alla sua moto, si è improvvisamente scontrato con un suv Skoda, con a bordo alcuni turisti provenienti da Milano.
Sul luogo dell'incidente, oltre ai soccorsi, sono arrivati anche i Carabinieri di Monopoli per effettuare i rilievi e la Polizia locale per gestire la viabilità. Restano da chiarire le cause del terribile sinistro.
Il sindaco di Ostuni, Angelo Pomes, ha condiviso su Facebook un commovente ricordo del giovane prematuramente scomparso, esprimendo la sua vicinanza ai familiari.
si legge sul post.
Decine i commenti all'immagine di Alberto condivisa sulla pagina social del suo pub in cui lavorava. "Non è andato via un ragazzo qualunque, ma un esempio... La vita non gli ha fatto trovare la tavola imbandita e lui si è sempre dato da fare contro tutto e contro tutti, con il sorriso sulle labbra e con una cortesia introvabile. Ciao Alberto, che la terra ti sia lieve, sarà difficile dimenticarsi di te", è il commento di Francesco.
"Quel ragazzo ti colpiva per simpatia, educazione, disponibilità, professionalità. Potevo essere suo padre, ma mi trattava da coetaneo con un garbo antico. È un grande dolore", sono le toccanti parole di Riccardo.
"Tu non meritavi questo. Nessuno lo merita, ma tu ancora meno. Con la tua risata, la tua presenza, il tuo modo di esserci per gli altri, avevi qualcosa di speciale. E ora resta solo il silenzio, e il ricordo di ciò che eri" è l'amaro sfogo di Claudio, per una vita spezzata troppo presto.