02 Sep, 2025 - 12:13

Il Sorpassometro: la sicurezza prima di tutto

In collaborazione con
Virginia Mattei
Il Sorpassometro: la sicurezza prima di tutto

Ogni anno in Italia, purtroppo, si verificano migliaia di incidenti stradali spesso a causa di comportamenti pericolosi come l’eccesso di velocità, il mancato rispetto delle distanze di sicurezza e i sorpassi azzardati. La sicurezza stradale non è solo una responsabilità individuale, ma anche un obiettivo collettivo che coinvolge tutti, dal singolo cittadino fino alle istituzioni.

Gli autovelox sono tra gli strumenti più noti di controllo elettronico della velocità. Nonostante siano temutissimi dagli automobilisti e considerati una sorta di punizione eccessiva, il loro scopo principale è prevenire comportamenti rischiosi e, dunque, evitare conseguenze disastrose. Secondo i dati ISTAT, infatti, la multa più frequente è quella per la sosta vietata, seguita dalla guida a velocità troppo elevata, che rappresenta il 34% del totale delle violazioni del codice della strada.

Sorpassi pericolosi: un problema poco discusso

Un altro comportamento estremamente sottovalutato ma decisamente pericoloso è il sorpasso, spesso effettuato in condizioni non sicure come, ad esempio, il sorpasso in curva o con striscia continua (mi raccomando, tenete bene a mente che sono comportamenti irresponsabili e giustamente sanzionabili – come previsto dall’articolo 148 del Codice della Strada). Questi comportamenti possono avere conseguenze drammatiche, soprattutto su strade extraurbane e provinciali, con il rischio di causare incidenti mortali.

Il Sorpassometro: la novità del 2025 in fatto di sicurezza stradale

Il Sorpassometro è un dispositivo elettronico approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che – a differenza dell’autovelox – non rileva la velocità ma individua i sorpassi non consentiti. Si tratta di un sistema basato su telecamere ad alta definizione e sensori, che rileva i veicoli che invadono irregolarmente la corsia opposta, registrando per 15 secondi la manovra; il tutto viene poi inviato alla Polizia Locale, che ha il compito di verificare se effettivamente sia stato commesso un atto illecito, a garanzia contro eventuali errori. Nel caso in cui venga accertata la violazione del Codice della Strada, la multa, calcolata in base alla gravità dell’azione, può arrivare fino a 1.300 €, con decurtazione di punti e sospensione della patente per un periodo variabile.

A cura di Virginia Mattei

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