Ogni sigaretta è un inganno: all’apparenza ogni involucro di carta sembrerebbe promettere un rilascio di stress, quando in realtà infila in un tunnel senza uscita per quanto concerne la salute. Il fumo non è solo vizi, ma è un non-vizioso ed un’azione contro un sacco di carne composto da ossa, vene e milioni di cellule, un processo della vita che potrebbe essere innescato da patologie molto gravi e senza un finale risolvibile. In milioni sono solo i numeri che una parte dell’umanità abita, in realtà tutto è solo un flagello. Nel testo, viene analizzato in cosa si manifesta il rischio e, al contrario, di quale fortuna si viene privati nel momento in cui la sigaretta viene messa da parte per sempre.
Il fumo rappresenta una delle sfide più complesse per la salute pubblica e una delle principali cause di insorgenza di malattie quali tumori, malattie cardiache e disturbi respiratori. La pneumologica e sanitaria mondiale, il fumo rimane incollato al secondo posto come causa di morte e, ancora peggio, prima per morte evitabile. Gli studi indicano che circa 6 milioni di persone muoiono oggi al mondo per il fumo di sigaretta. In Italia la stima di fumo porta a credere di una cifra di 70,000 a 83,000 persone morte.
Un dato per intenderci allarmante è che più del 25% di queste persone che muore, si colloca in un range di 35 e 65. Ormai da tempo il fumo non rappresenta una causa di cancro ai polmoni per una effettiva morte, ormai per la vita si ha un 50% di possibilità di contrarre malattie e la vita di una persona si è purtroppo accorciata di 45 e 54 anni. È noto che la vita di un fumatore è pesantemente compromessa, in quanto è più probabile che soffra di patologie polmonari come tosse, produzione eccessiva di muco, bronchiti ricorrenti, asma e patologie cardiache come ipertensione, infarti e ictus che complicano le attività quotidiane. Quando si fuma, si introduce nel corpo oltre 4000 sostanze cancerogene. Di queste, circa 80 sono classificabili come tossiche.
I cancerogeni del fumo di sigarette possono, in modo indiretto, partecipare allo sviluppo di tumori bloccando o alterando i processi di riparazione e regolazione della crescita cellulare o di eliminazione di sostanze nocive. Stimano che in una settimana di fumare si perda 1 giorno di vita. Dai dati del Ministero della Salute Italiano, un ragazzo che inizia a fumare e consuma un pacchetto al giorno, a 25 anni si troverà a vivere 4,6 anni in meno.
È ormai risaputo che fumare fa davvero male, aprendo la porta a diverse malattie che colpiscono cuore e polmoni, senza contare i tumori. Chi fuma ha molte più probabilità di ammalarsi, con oltre 50 patologie gravi in agguato, e non si parla solo di cancro: l'enfisema diventa 10 volte più letale, il rischio di ictus raddoppia e quello di infarto si moltiplica da 2 a 4 volte, mettendo a dura prova la circolazione nel cervello e negli arti.
Il fumo favorisce il cancro in vari modi: causa alterazioni genetiche che possono trasformare le cellule e spianare la strada al tumore. In più, indebolisce il sistema immunitario, rendendolo meno efficiente contro le cellule tumorali, e crea un'infiammazione continua, che a sua volta alimenta lo sviluppo del cancro. Anche in altri organi, il fumo fa danni perché rovina i vasi sanguigni, accelerando l'aterosclerosi che può portare a infarti o ictus. Nei polmoni, oltre a favorire i tumori, il fumo blocca il lavoro delle ciglia che puliscono le vie aeree e distrugge le pareti degli alveoli, dove avviene lo scambio di ossigeno e anidride carbonica.
Proprio per questo, è la causa principale dell'enfisema. Insomma, i danni del fumo non si fermano ai tumori. Il fumo contribuisce a malattie di cuore, vasi e polmoni: tutte condizioni che possono accorciare la vita e peggiorarne la qualità, a volte causando disabilità serie. Si sa che il fumo di sigaretta può scatenare tumori e, allo stesso tempo, malattie croniche, vascolari e respiratorie, e nessuno è al sicuro. È chiaro che fumare può indebolire le difese immunitarie.
Non ci sono dubbi riguardo gli effetti del fumo sulla salute, in particolare sui vasi sanguigni, poiché fumare:
A cura di Alice Maria Masneri