02 Sep, 2025 - 15:23

Ia, minaccia o chance per i lavoratori italiani?

In collaborazione con
Sofia Bendaj
Ia, minaccia o chance per i lavoratori italiani?

Innanzitutto , cerchiamo di spiegare in breve cos’è l’intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale (IA) è un ramo dell’informatica che consente alle macchine di simulare capacità umane come apprendimento, ragionamento e risoluzione di problemi. Questa innovazione apre da un lato nuove opportunità in molti settori ma presenta anche delle sfide. In questo articolo analizzeremo insieme il pensiero degli italiani in merito a questa novità del mercato.

IA e i lavoratori Italiani: 7 su 10 temono la perdita del posto di lavoro

Secondo una ricerca svolta da Ipsos , società multinazionale francese specializzata in sondaggi di opinione e consulenza strategica, e commissionata da Kelly Italia, molti italiani temono l’intelligenza artificiale. L’analisi svolta si è basata sull’impatto che l’IA sta avendo e avrà sulla vita lavorativa degli italiani. Dall’ indagine, effettuata su un campione di 1.000 italiani maggiori di 16 anni, si evidenzia come il 53% degli italiani intervistati sia preoccupato che l’Intelligenza Artificiale possa avere un impatto negativo sugli stipendi perché potrebbe ridurre le ore lavorate portando ad una diminuzione dello stipendio. Il 68% pensa che l’AI porterà a una riduzione del personale, mentre il 55% teme la chiusura di alcune attività, a vantaggio delle aziende più grandi.

Perché questo timore? Tale preoccupazione è legata al fatto che le grandi imprese hanno a disposizione maggiori risorse per affrontare tale cambiamento nel migliore dei modi, rispetto a quelle più piccole. Infine, 7 italiani su 10 ritengono che l’AI accentuerà ulteriormente le disuguaglianze salariali già esistenti . Tale inquietudine deriva dal fatto che l’intelligenza artificiale da un lato sarà in grado di sostituire compiti ripetitivi , spesso svolti da coloro che possiedono una medio - bassa qualificazione, dall’altro lato, invece, crea maggiore domanda per ruoli specializzati come ad esempio gli esperti di cyber security.

Di conseguenza si apre un divario tra coloro che hanno alte competenze, che vedono aumentare la loro retribuzione, e coloro che hanno professionalità medio- basse che rischiano la perdita del lavoro. 

Ia, dal timore alla speranza

L’intelligenza artificiale divide l’opinione pubblica, imprenditori e lavoratori. Come riportato in precedenza, gran parte degli italiani vede solo la faccia negativa di tale innovazione, non riuscendo a comprenderne i grandi vantaggi. Di fronte a tale cambiamento, infatti, prevale un atteggiamento pragmatico e attento ai rischi. Oggi tenteremo di riportare i risvolti vantaggiosi dell’IA, perché ogni medaglia possiede due facce, oltre ai rischi anche i benefici.

I vantaggi dell’IA

● Aumento della produttività : grazie all’intelligenza artificiale e ai suoi complessi algoritmi, permette ai macchinari di eseguire le mansioni più meccaniche e ripetitive, dando così l'opportunità ai lavoratori di dedicare più tempo ad altre attività in cui viene richiesta maggiormente la competenza umana;

● Comparsa di nuove professioni: anche se persiste il timore per alcune professioni, l’IA ha creato nuove opportunità lavorative, come ad esempio il cybersecurity e il data scientist;

● Crescita personale : sempre secondo il sondaggio Ipsos, il 73% degli italiani ritiene importante formarsi sull'uso dell’IA.

Infatti, le aziende che hanno scelto di investire nell’intelligenza artificiale , danno la possibilità ai professionisti di formarsi attraverso dei corsi, in modo da aggiornare le proprie competenze. L’Intelligenza artificiale, anche se vista come un’innovazione che crea timore, se usata con consapevolezza offre nuove opportunità. 

A cura di Sofia Bendaj

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