A Venezia, subito dopo la visione di "Portobello", la serie tv di Marco Bellocchio che racconta la storia di Enzo Tortora, il presentatore tv processato, condannato e alla fine assolto dall'infamante accusa di essere colluso con la camorra, il ministro della Giustizia Carlo Nordio è tornato a parlare della sua riforma che la prossima primavera sarà al centro del referendum costituzionale.
Ma non solo: il Guardasigilli ha rilanciato. Il suo intento non è solo quello di riformare la magistratura separando le carriere tra giudici e pm. Ma anche quello di arrivare al punto in cui i magistrati che si macchiano di errori clamorosi e reiterati devono cambiare mestiere.
Ha detto proprio così: chi non conserva un minimo di imparzialità, chi non legge le carte, chi si fa guidare dai propri pregiudizi, non potrà più indossare la toga.
Ma come mai Carlo Nordio è tornato con il carico da novanta sull'argomento toghe? Certo, la visione delle prime puntate della serie "Portobello" di Marco Bellocchio ha senz'altro "stimolato" il ministro a mostrarsi più incisivo che mai.
Del resto, i magistrati che inquisirono e condannarono ingiustamente Enzo Tortora, a differenza di chi lo assolse (Michele Morello), fecero tutti incredibilmente carriera (uno addirittura eletto dai suoi colleghi nel Csm). Ma, a dirla tutta, nel 2014, il pm della requisitoria contro il presentatore, Diego Marmo, si sentì anche in dovere di chiedere scusa:
Ecco: questo potrà bastare in futuro? Secondo il ministro Nordio, no.
Ma cosa ha detto nello specifico Nordio a Venezia?
Ma è stato alla domanda se i magistrati devono pagare gli errori in prima persona come capita ai professionisti negli altri campi che è arrivata la risposta più significativa del Guardasigilli:
Nei prossimi mesi si verificherà se quello di Nordio è stato solo uno "sfogo" cinematografico. Intanto, ha già incassato un commento non troppo fiducioso da parte del vicepresidente della commissione Giustizia alla Camera in quota Forza Italia, Enrico Costa:
Il Ministro Nordio dice che il magistrato che sbaglia non deve pagare pecuniariamente, ma a livello di carriera.
— Enrico Costa (@Enrico__Costa) September 2, 2025
Giusto, ma come si può far rispondere il magistrato a livello di carriera, se le valutazioni di professionalità vertono su atti selezionati 'a campione'? Se nel…