03 Sep, 2025 - 18:48

Chi è Marco Carrai, il presidente della Fondazione Meyer che Giani vuole licenziare: caso di antisemitismo?

Chi è Marco Carrai, il presidente della Fondazione Meyer che Giani vuole licenziare: caso di antisemitismo?

Nel 2025, in Italia, si può licenziare un manager perché non si uniforma al "sentimento complessivo"? Sembra incredibile, ma ciò che ha promesso di fare Eugenio Giani, governatore uscente e ricandidato in quota centrosinistra in Toscana.

Ieri, a Novaradio, il leader del Campo largo toscano ha pronunciato queste parole:

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Quando si esaurirà, fra pochissimi mesi, l'incarico di Marco Carrai a presidente della Fondazione Meyer, sarà opportuno che si abbia un’altra figura che possa tranquillizzare rispetto al sentimento complessivo

Ma qual è questo sentimento complessivo? Giani, fresco di accordo anche con il Movimento Cinque Stelle, formazione che ha sempre puntato il dito contro Carrai, ha fatto riferimento a quello anti-Israele, evidentemente.

Marco Carrai, infatti, tra l'altro, è Console onorario di Israele in Toscana. E, stando alle ricostruzioni giornalistiche, Giani avrebbe preso la decisione di non rinnovargli l'incarico in scadenza ad agosto 2026 dopo le parole del ministro della Sicurezza nazionale di Israele, Ben Gvir, che ha minacciato di trattare come "terroristi" i militanti della Global Sumud Flotilla.

L'equazione che avrebbe fatto Giani, quindi, sarebbe stata automatica: Ben Gvir uguale Marco Carrai. Il che, però, ha fatto muovere nei suoi confronti l'accusa di antisemitismo nonostante Carrai non sia nemmeno ebreo.

Marco Carrai, il presidente della Fondazione Meyer nella lista di proscrizione di Giani

Marco Carrai è nato a Greve in Chianti, vicino Firenze, il 16 marzo 1975. Sposato dal 2014 con Francesca Campana Campanini, per la sua riservatezza e abilità a tessere i rapporti che contano, è stato spesso etichettato come "il Gianni Letta di Matteo Renzi".

Come l'ex presidente del Consiglio, Carrai ha avuto sempre una passione per la politica. Del resto, figlio di un imprenditore nonché ex calciatore delle giovanili della Fiorentina, con una madre molto cattolica come lui, la sua famiglia è sempre stata conosciuta come democristiana e anti-comunista.

L'amicizia con Matteo Renzi

Marco Carrai e Matteo Renzi si conobbero nel 1995 a Firenze. Nonostante il primo amore politico di Carrai fosse stata Forza Italia nel 1994, con l'ex premier, si iscrisse al Partito Popolare Italiano e con lui scalò in breve tempo la politica fiorentina.

Ben prima dell'ottobre del 2023, quando è stato nominato presidente della fondazione dell'ospedale pediatrico di Firenze (a beneficio del quale, nel 2024, ha garantito circa 800 mila euro in più di raccolta fondi), Carrai è stato capo della segreteria di Renzi quando era presidente della Provincia di Firenze e suo consigliere economico quando divenne sindaco del capoluogo toscano.

Ma con il tempo Carrai, conosciuto anche come "Marchino" per la sua costituzione esile, ha abbandonato la carriera politica per dedicarsi a quella di manager e imprenditore.

In questa veste, ha collezionato una sfilza di incarichi: dal MIT Cambridge Massachusetts al consiglio di amministrazione della "Scuola Holden" fino all'Università "Scienza e Vita San Raffaele", solo per citare qualche sua esperienza. 

Dal maggio 2024, Carrai è presidente di Toscana Aeroporti oltre che fondatore e azionista di Cambridge Management Consulting Labs, dell'azienda di cybersecurity CyS4, della Cgnal, società di consulenza analitica, e membro dell'advisory board dell'Università Lumsa di Roma.

La nomina a Console onorario e le polemiche di oggi

A tutto questo, dall'ottobre del 2019, Carrai ha aggiunto il titolo di Console Onorario di Israele per la Toscana, l'Emilia Romagna e la Lombardia. Ed è questo che il Movimento Cinque Stelle in particolare, prima ancora di Giani, non gli perdona. Per i pentastellati e l'universo pro Pal è il volto del governo Netanyahu a Firenze. E per questo, al di là delle sue qualità manageriali, non è degno di presiedere la Fondazione Meyer.

Sta di fatto che questa posizione ha spaccato l'opinione pubblica ed è diventata un vero e proprio caso. L'associazione Amici di Israele di Firenze, ad esempio, gli ha fatto arrivare la sua solidarietà con queste parole: 

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“Le parole di Giani ci lasciano attoniti. Per lui, sarebbe opportuno nominare al Mayer una figura che “possa tranquillizzare rispetto al sentimento complessivo. Noi crediamo che Carrai vada valutato per le sue capacità manageriali e non perché Console Onorario di Israele. Crediamo che non vi sia alcun sentimento da “tranquillizzare” se non un evidente antisemitismo che colpisce una figura rispettabile che peraltro si è fatto parte attiva per l'accoglienza di tanti bambini palestinesi all'ospedale Meyer
 

 

 

 

 

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