Tre mesi dopo l'esito disastroso del referendum con il quale mirava a cancellare il Jobs Act, è resuscitato Maurizio Landini. Il segretario della Cgil, a patto che non gli si facesse alcuna domanda sulla sua Waterloo dell'8 e 9 giugno scorso, né sul fatto che di conseguenza non abbia presentato le dimissioni, né tantomeno sulla sua futura candidatura in parlamento, l'ha fatto con un'intervista a Repubblica con la quale ha detto che ai pensionati e ai lavoratori italiani spettano mille euro.
Il perché e il per come Landini l'ha spiegato tra un'analisi geopolitica e un annuncio di un'ennesima manifestazione contro il governo Meloni che continua ad attaccare come prima, più di prima.
Certo, se potessero avere mille euro anche se non al mese, ma una tantum, pensionati e lavoratori italiani, senza esagerare, sarebbero certi di trovare tutta la felicità, per parafrasare il brano di Gilberto Mazzi (1939).
Ma come stanno le cose? Davvero gli italiani sono prossimi a vedere cadere dal cielo mille euro?
Valentina Conte di Repubblica ha lanciato la notizia trascrivendo la risposta di Landini a questa sua domanda: Come Cgil, avete deciso già a luglio una manifestazione per ottobre. Per dire cosa?
E qui viene il bello. O meglio: qui vengono i mille euro:
Sta di fatto che per Landini c'è bisogno di una riforma di sistema:
E a chi sta già lì col fucile puntato a chiedere come si finanzia la riforma, il numero uno della Cgil manda a dire:
In ogni caso, al di là della rivendicazione dei mille euro per pensionati e lavoratori italiani, Landini, in vista della Manovra del governo, si appresta a mettere in piazza la sua. E pazienza se alla manifestazione annunciata per ottobre lo farà senza Cisl e Uil:
Comunque, guai a parlare di Landini candidato nel 2027 nel Pd o comunque, in uno dei partiti del Campo largo:
Ma per il 2027 sicuramente se ne riparlerà.