08 Sep, 2025 - 10:05

Addio al numero chiuso per studiare Medicina, Vittorio Feltri: "Riforma indispensabile"

Addio al numero chiuso per studiare Medicina, Vittorio Feltri: "Riforma indispensabile"

Vittorio Feltri non è un uomo da mezze misure. Men che mai sul tema della riforma dell'università promossa dalla ministra Anna Maria Bernini che finalmente ha cancellato il numero chiuso per accedere alle facoltà di Medicina.

Il direttore, uno dei giornalisti più apprezzati d'Italia, si dice favorevole a questa novità sostenuta, tra gli altri, anche dal leader di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi. Anzi, la commenta dicendo che arriva finanche in ritardo.

Vittorio Feltri sulla riforma dell'università e l'abolizione del numero chiuso a Medicina

Intervistato da Tag24, Vittorio Feltri, già direttore e ora editorialista del Giornale, promuove a pieni voti la riforma Bernini dell'università.

Soprattutto l'abolizione del numero chiuso per le facoltà di Medicina la considera un passo in avanti indispensabile, sia per garantire a tutti il diritto allo studio, sia per migliorare in prospettiva il nostro servizio sanitario.

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La riforma era indispensabile. È stata fatta, dal mio punto di vista, anche tardivamente. Ma ora l'importante è che sia stata portata in porto. Meglio tardi che mai. Magari potremo avere un Paese un po' più moderno

In effetti, la riforma dell'accesso a Medicina era attesa da anni anche per rendere più meritocratico il nostro mondo universitario e, nel caso specifico, la nostra sanità.

Ora, non ci saranno più quiz generalisti per selezionare a monte chi vuole studiare Medicina, ma un semestre aperto a tutti alla fine del quale la selezione sarà compiuta attraverso esami normali, attinenti alle materie che si sono studiate nei sei mesi.

L'abolizione del numero chiuso a Medicina, il cavallo di battaglia del centrodestra

L'addio al numero chiuso per accedere a Medicina era un cavallo di battaglia soprattutto del centrodestra. Ora che, grazie alla riforma Bernini, è realtà, è stato commentato in maniera favorevole da diversi suoi esponenti. Uno dei quali è Maurizio Gasparri:

virgolette
“La riforma dell’accesso alle facoltà di Medicina, fortemente voluta dal ministro Bernini, rappresenta un traguardo storico. Consente, infatti, di superare quel meccanismo distorto che negli anni ha impedito a tanti giovani di accedere a questa facoltà. La selezione per test non ha valorizzato né il merito né il talento. Ma finalmente abbiamo voltato pagina
Il presidente dei senatori di Forza Italia per questo si è detto pronto a difendere la riforma anche dagli attacchi della sinistra che, nei giorni scorsi, ha denunciato delle realtà che promettono di far superare i primi esami:
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La sinistra si attacca alle pubblicità ingannevoli di alcune realtà, che vanno chiaramente sanzionate, per criticare il ministro Bernini e il nostro governo. Una polemica inutile, a cui ormai siamo abituati. E alla quale il ministro ha risposto con i fatti, segnalando le criticità emerse all’Antitrust. Le critiche sterili le lasciamo a chi, negli anni, non ha saputo mai fare nulla per la nostra università e per gli studenti”

La difesa della riforma: "Torna al centro il merito"

Anche la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti ha difeso a denti stretti la riforma Bernini:
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La riforma rappresenta un punto di svolta nel sistema universitario italiano che da decenni nessuno ha avuto il coraggio di compiere. Era un sistema di accesso vetusto, bloccato e bloccante, che frustrava gli studenti e incideva negativamente, a caduta, anche sul sistema sanitario
Anche Mazzetti, come Gasparri, ha poi difeso la riforma dagli attacchi dell'opposizione:
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Non solo è legittima, ma è necessaria la segnalazione all'Antitrust di realtà poco trasparenti. La sinistra, al di là dei suoi slogan sul diritto allo studio, troppe volte ha occupato militarmente le università, con buona pace del merito e delle pari opportunità per tutti, facendola diventare un ricettacolo di rendite di posizione e baronati che ci hanno fatto perdere talenti e opportunità di ricerca. Ora, però, quel sistema sta finendo. Con Forza Italia, tornano al centro il merito, la libertà, il pieno e libero sviluppo della persona e la qualità dell'insegnamento
 
 

 

 

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