09 Sep, 2025 - 10:35

Come è morto Stefano Benni? Biografia e Vita privata dello scrittore

Come è morto Stefano Benni? Biografia e Vita privata dello scrittore

Stefano Benni, scomparso il 9 settembre 2025 a Bologna dopo una lunga malattia, è stato uno degli scrittori più amati e influenti della letteratura italiana contemporanea. La sua produzione, profondamente segnata da uno sguardo ironico e satirico sulla società, ha conquistato lettori di tutte le generazioni grazie a romanzi, racconti, poesie, lavori teatrali e giornalistici.

Stefano Benni: malattia e causa della morte

Negli ultimi anni della sua vita, Benni aveva scelto di ritirarsi dalla scena pubblica. Soffriva di una lunga malattia, che lo aveva costretto a ridurre progressivamente le sue partecipazioni a eventi e incontri letterari. La notizia della sua morte è stata diffusa il 9 settembre 2025, quando lo scrittore aveva ormai compiuto 78 anni. Il suo funerale ha segnato un momento di commozione per il mondo della cultura, che ha perso un maestro della parola, capace di ironia, profondità e riflessione.

Nonostante la sofferenza degli ultimi tempi, Benni ha continuato a scrivere fino al possibile, lasciando dietro di sé un bagaglio immenso di opere tradotte in oltre trenta lingue e amate anche all’estero. La sua scomparsa rappresenta la fine di un'epoca nella letteratura ironica e satirica italiana.

Stefano Benni: età e origini

Stefano Benni nasce a Bologna il 12 agosto 1947. L'infanzia è divisa tra la città emiliana e le montagne dell’Appennino, ambienti che ricorreranno spesso nelle sue opere. Sin da giovane sviluppa una passione per la scrittura e la letteratura, e la sua carriera decolla negli anni ’70 e ’80 con la pubblicazione dei primi romanzi.

Tra le sue opere più celebri si annoverano "Bar Sport", "La compagnia dei celestini", "Comici spaventati guerrieri", "Saltatempo", "Margherita Dolcevita", "Elianto" e "Pane e tempesta". Molto apprezzato anche per le raccolte di racconti come "Il bar sotto il mare" e "Spiriti", Benni ha saputo unire elementi fantastici a una graffiante satira sociale.

Non sono mancati anche esperimenti nel teatro, nel cinema (con il film “Musica per vecchi animali” interpretato da Dario Fo e Paolo Rossi), nella poesia e nella sceneggiatura. Nel corso della carriera ha collaborato con giornali autorevoli come "L’Espresso", "Panorama", "Linus", "Cuore", "La Repubblica" e "Il manifesto".

Lo stile e l’eredità culturale

La scrittura di Benni è segnata da uno stile vivace, giocoso e pieno di neologismi. Il registro ironico, spesso grottesco e surreale, si accompagna a una lucida critica della società italiana, dei suoi vizi e delle sue contraddizioni. Questo approccio ha fatto di Benni un punto di riferimento per molti giovani autori e lettori.

Nel 2018 gli è stato dedicato il documentario “Le avventure del Lupo – La storia quasi vera di Stefano Benni”, diretto da Enza Negroni, che racconta con immagini e testimonianze la vita e gli incontri dello scrittore, tra amicizie importanti come quelle con Daniel Pennac, Ambra Angiolini, Alessandro Baricco e Angela Finocchiaro. Il soprannome “Lupo”, ricorrente nelle sue opere e nella sua comunicazione, deriva da un episodio dell’infanzia e rappresenta il suo modo giocoso di raccontarsi e proteggere la sfera privata.

Stefano Benni: moglie e figli

Molti aspetti della vita privata di Stefano Benni restano avvolti da un velo di mistero, volutamente alimentato dallo stesso autore che amava costruirsi “almeno dodici biografie diverse”, come scriveva ironicamente sul proprio sito ufficiale. Nella realtà, Benni ha sempre difeso con determinazione la sua privacy, preferendo parlare di sé attraverso le parole dei suoi personaggi.

La sua sensibilità, il suo impegno civile (come il rifiuto del premio Vittorio de Sica in protesta contro i tagli alla cultura), la sua predilezione per il racconto e la satira lo rendono una figura inattuale e universale. Nel privato, Benni ha coltivato passioni per la musica, il pallone e la natura. Rimane nella memoria come il “Lupo” della letteratura italiana, capace di incantare con storie e ironie.

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