Nei giorni scorsi, con il messaggio n. 2600 del 5 settembre 2025, l’INPS ha annunciato nuove modifiche alla procedura di accertamento della disabilità. Il riferimento principale è la data del 30 settembre 2025, che segna un cambiamento importante: in nove province italiane sarà sufficiente presentare il solo certificato medico introduttivo telematico per avviare la procedura di accertamento sanitario, senza dover collegare subito la domanda amministrativa.
Questa novità rappresenta un passo avanti verso la semplificazione, perché rende più agevole l’accesso ai diritti delle persone con disabilità, riduce i tempi di attesa e alleggerisce il lavoro sia dei familiari che dei medici certificatori.
Per approfondire in modo semplice e immediato, segnaliamo anche il video “Riforma disabilità: le ultime novità – ecco cosa cambia da settembre”, pubblicato su YouTube dal canale RadioUCI Redazione, che illustra con esempi pratici i cambiamenti introdotti dall’INPS e il loro impatto sui cittadini.
La data del 29 settembre 2025 rappresenta il confine tra la vecchia e la nuova procedura. Fino a quel giorno, i certificati di disabilità devono essere necessariamente collegati a una domanda amministrativa; in caso contrario, l’INPS non potrà prenderli in carico né lavorarli.
Dal 30 settembre 2025, invece, il procedimento cambia: non sarà più obbligatorio l’aggancio immediato alla domanda amministrativa, che viene di fatto superato.
Per accompagnare i cittadini in questa fase di transizione, l’Istituto ricorda che è possibile rivolgersi ai patronati o agli intermediari autorizzati, che hanno il compito di supportare l’invio delle domande e garantire che nessuna pratica resti sospesa.
Dal 30 settembre 2025 prende avvio la nuova procedura operativa, destinata a proseguire nei mesi successivi. Con questa fase, l’INPS punta a rendere più rapida la gestione delle pratiche, snellendo i passaggi e alleggerendo i flussi che spesso hanno rallentato l’iter.
In tutte le province coinvolte viene eliminato il passaggio più lento della vecchia procedura: non sarà più necessario presentare la domanda amministrativa. Basterà che il medico curante trasmetta telematicamente il certificato medico introduttivo, che diventa l’unico strumento di avvio automatico della procedura di accertamento sanitario.
Questo accertamento è la condizione indispensabile per accedere alle prestazioni riconosciute dall’INPS in materia di invalidità civile, come la pensione di invalidità, l’indennità di accompagnamento, le provvidenze per ciechi civili, sordi civili e altre misure di sostegno economico e sociale legate alla disabilità.
In questo modo, il cittadino non dovrà più affrontare un iter burocratico lungo e complesso: la nuova modalità consente di rispondere in tempi più rapidi alle esigenze concrete, garantendo il riconoscimento dei diritti e l’accesso tempestivo alle prestazioni previste.
Come già anticipato, la nuova procedura parte in via sperimentale dal 30 settembre 2025 in nove province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza.
Nel messaggio INPS n. 2600 viene inoltre precisato che la sperimentazione riguarda anche la Regione Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. In questi territori, tuttavia, la gestione diretta del procedimento non fa capo all’INPS, ma resta affidata agli enti locali competenti.
Questa iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di modernizzazione e semplificazione degli ammortizzatori sociali. La prima fase di sperimentazione, avviata in altre province lo scorso anno, ha già dato risultati positivi: lo snellimento della procedura non ha compromesso la qualità dei controlli, anzi ha dimostrato come si possa coniugare rapidità ed efficienza.
L’estensione della procedura a nuove province rappresenta quindi un passo decisivo verso una possibile applicazione a livello nazionale. Uniformare il sistema significherebbe garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità, indipendentemente dal territorio di residenza. A meno di una brusca inversione di rotta, il nuovo modello appare come lo strumento in grado di superare le attuali criticità, introducendo una modalità più snella, trasparente ed efficace, capace di garantire ai cittadini il pieno esercizio dei propri diritti senza ostacoli inutili.
Per chiarire meglio i dubbi più comuni, ecco alcune delle domande che i cittadini si pongono riguardo alle novità introdotte dall’INPS.