La nuova stagione di "Fratelli di Crozza" inizierà solo il prossimo 3 ottobre, ma il suo prologo già è destinato a spaccare la politica italiana.
Il motivo è presto detto: tra i nuovi personaggi che saranno imitati da Maurizio Crozza, ci sarà anche Benjamin Netanyahu. Fin qui nulla di male, evidentemente. Ma il premier israeliano sarà ripreso dal comico genovese nei panni di un nuovo Hitler. La qual cosa ha già suscitato polemiche.
Certo: la satira, per definizione, deve essere libera e deve provocare. Ma qualcuno nell'imitazione che Crozza ha fatto di Netanyahu ci vede qualcos'altro.
Ieri, il comico genovese l'ha svelata tramite un post sui suoi canali social mentre annunciava l'inizio della nuova stagione del suo programma, "Fratelli di Crozza":
E comunque: niente di particolarmente nuovo sotto il sole, visto che già da mesi il governo Netanyahu viene etichettato come "nazista". E che la guerra che conduce a Gaza è descritta come un "genocidio" non solo dalla propaganda di Hamas, ma da vasti settori dell'opinione pubblica occidentale e della stessa israeliana.
Ma tant'è: in Italia, c'è anche chi contesta l'uso di questi termini nonché il paragone che, pur attraverso Charlie Chaplin, Crozza ha fatto tra Netanyahu e Hitler.
Oggi, ad esempio, a criticare aspramente la scelta di Crozza di accostare Netanyahu a Hitler è Giovanni Sallusti di Libero. Riferendosi allo spot postato sui social, ha scritto:
Insomma, a giudizio di Libero, quello di Crozza è uno spot "ossimorico".
Il punto che solleva il giornale diretto da Mario Sechi è questo: si può criticare e si può fare satira sul governo Netanyahu, ma perché farla proprio evocando la tragedia del popolo ebraico, l'Olocausto?
A tal proposito, vengono in mente le parole che ha speso non molto tempo fa la senatrice a vita Liliana Segre, netta oppositrice del governo Netanyahu ma in disaccordo sull'utilizzo del termine "genocidio" quando si descrive l'orrore della guerra a Gaza.
Lo scorso 2 agosto, Repubblica le chiese quale rischio vedesse ne definire "genocidio" le stragi di civili, i crimini di guerra e la carestia che stanno quotidianamente uccidendo migliaia di innocenti a Gaza. E lei rispose così:
È evidente, quindi, come questa dichiarazione di Segre sull'utilizzo del termine "genocidio" possa valere anche per l'imitazione di Crozza di Netanyahu-Hitler. Nel criticare il premier israeliano, il comico genovese poteva avere quantomeno più fantasia.