12 Sep, 2025 - 10:52

Fatica, la parola fuori moda

Fatica, la parola fuori moda

Senza fatica si possono raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo? Il giornalista-scrittore Mario Calabresi prova a dare una risposta nel suo ultimo libro, Alzarsi all’alba, edito da Mondadori. Dopo aver raccontato la propria esperienza di bambino desideroso di un canotto scrive che “si è fatta strada l’idea che sia possibile raggiungere risultati, conquistare traguardi, compiere imprese senza fare fatica. Non è mai stato chiaro come fosse possibile, ma l’illusione ha preso piede ed è stata abbondantemente coltivata. Nonostante questa utopia, molta gente che non può permettersi di affrancarsi continua a viverla, la fatica. Ad alzarsi all’alba, a fare lavori ripetitivi e sfinenti, a non avere orari, a prendersi cura di un pezzo di mondo senza sosta. Silenziosamente, pensando di stare dalla parte sbagliata della storia. Non solo affaticati, ma anche incompresi”.

Nel libro di Mario Calabresi la storia del canotto sognato e quella di Veronica

Poi Calabresi scrive di un incontro che ha fatto: “Una mattina, di fronte alle onde di un mare primaverile molto agitato, ho sentito per la prima volta dopo tanto tempo delle parole incredibili e fuori moda. Le ha pronunciate una ragazza speciale. Avevamo appena finito una lunga chiacchierata e lei doveva allenarsi. Ha indossato la muta, ha raccolto i lunghi capelli sotto la cuffia e prima di cominciare a camminare faticosamente sulla spiaggia, verso l’acqua gelata, mi ha raccontato un’ultima cosa. Quella che ha messo in moto questo libro. Veronica ha entrambi i piedi amputati a metà, la sabbia è un ostacolo, ma lei sorridendo si è messa in cammino. L’ho seguita con lo sguardo finché non l’ho vista tuffarsi e nuotare verso il largo. L’ho invidiata, ho invidiato quella forza appassionata, e trovato straordinariamente audace l’ultima frase: La fatica la devi adorare”. Perché ti insegna che per raggiungere un traguardo non devi prendere scorciatoie ma fare tanta fatica”.

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