13 Sep, 2025 - 12:27

Perché un altro giornalista è stato cacciato dalla Flotilla per Gaza: cosa ha scoperto

Perché un altro giornalista è stato cacciato dalla Flotilla per Gaza: cosa ha scoperto

Non solo Francesca Del Vecchio della Stampa, ma anche il freelance Claudio Locatelli è stato estromesso dalla Global Sumud Flotilla, l'insieme di imbarcazioni pronte a partire anche dall'Italia alla volta di Gaza con l'intento di portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese.

Ma perché tanto astio contro i cronisti? Ieri, Del Vecchio, pur dicendo di condividere lo spirito della missione dei pro Pal, ha ammesso che non ha potuto svolgere liberamente il suo lavoro. Il direttivo della Flotilla non si fidava più di lei.

Ma per quale motivo? Oggi Libero ha tentato di dare qualche risposta a questo interrogativo.

Perché i giornalisti non sono graditi dalla Global Sumud Flotilla: cosa hanno scoperto

Andrea Morigi di Libero oggi ha portato a galla anche il caso di Claudio Locatelli, un altro giornalista espulso come Francesca Del Vecchio dalla Global Flotilla, il gruppo di imbarcazioni che vuole raggiungere Gaza per soccorrere la popolazione.

Ma per quale motivo la stampa non è gradita a bordo?

virgolette
Troppi segreti. Fra l'equipaggio serpeggia il sospetto di essere circondati da spie nemiche. È la sindrome dell'infiltrato tipica di tutti i movimenti antagonisti. Magari avranno imbarcato un mucchio di informatori dei servizi segreti di tutto il mondo, anche sotto mentite spoglie

Certo, però, è che la domanda che ci si pone è cosa c'è da scoprire riguardo la Flotilla.

I nomi scomodi della Flotilla svelati da Libero

Il giornale guidato da Mario Sechi non vede di buon occhio la Flotilla. Del resto, ieri, la stessa Arianna Meloni ha bollato la missione con queste parole:

virgolette
È un'iniziativa senza senso. O capisci il contesto internazionale o stai strumentalizzando i morti a Gaza

In ogni caso, il giornale tenta di darsi delle spiegazioni sull'astio dei militanti pro-Pal verso la stampa che non ritiene allineata. E lo fa partendo da un presupposto:

virgolette
È stata scoperta la presenza nel direttivo della Global Sumud Flotilla di personaggi come Muhammad Nadir Al Nuri Kamaruzaman, fondatore di Cinta Gaza Malaysia, un'organizzazione che ha finanziato la resistenza armata di Hamas

Del resto, lo stesso termine arabo Sumud richiama all'idea di resistenza.

L'elenco dei nomi pericolosi a capo della Flotilla

Sta di fatto che Libero non fa solo quel nome per svelare il motivo per il quale la Flotilla tiene lontani i giornalisti che non può controllare.

Oltre a quello di Muhammad Nadir Al Nuri Kamaruzaman, presidente anche di My Aqsa Defenders "che pubblica libri di propaganda per la guerra santa palestinese", spunta anche Thiago Avila, "coordinatore della branca brasiliana del gruppo che ha fatto parlare di sé per la partecipazione ai funerali del leader dei terroristi sciiti di Hazbollah, Hassan Nashallah, nel febbraio scorso". 

Poi c'è quello di Wael Nawar, portavoce della sezione Maghreb, "che si è fatto fotografare con il rappresentante di Hamas in Algeria, Youssef Hamdan e con Nadir Al Qissi, l'uomo del Fronte popolare della Palestina nello stesso Paese".

Che ci siano legami tra gli organizzatori della Flotilla e Hamas, secondo Libero, lo dimostra, infine, anche il nome di Zaher Khaled Hassan Birawi, "attivista dei Fratelli Musulmani e di Hamas nel Regno Unito".

Insomma, i quattro parlamentari italiani che hanno voluto far parte dell'equipaggio non sarebbero affatto in buona compagnia, è l'avvertimento del giornale.

La querela contro Il Tempo

A dimostrare, in ogni caso, i cattivi rapporti tra la Flotilla e la stampa c'è anche il caso del Tempo: il giornale diretto da Tommaso Cerno è stato accusato di diffamazione dagli organizzatori della missione. Ma Cerno ha risposto loro così:

virgolette
Non vediamo l'ora di essere in tribunale a spiegare chi sono e perché nessuno parla dei legami con Hamas

E insomma: "Flotilla si inGaza con Il Tempo", come ha scritto il giornale romano sui suoi canali social. Tra sospetti, liste di proscrizione e battaglia politica, non finirà qui.

LEGGI ANCHE