State buoni se potete, 42 anni dopo l'uscita del film con Johnny Dorelli e Philippe Leroy, i protagonisti potrebbero essere Matteo Renzi e Giorgia Meloni.
Da quando la premier, ormai un anno fa, ha voluto inserire nella legge di Bilancio la norma secondo cui i parlamentari italiani non possono avere proventi da altre nazioni, neanche nelle vesti di semplici conferenzieri, tra i due è guerra aperta: non possono proprio stare buoni.
L'ultimo colpo l'ha assestato Matteo Renzi accusando il presidente del Consiglio di aumentare il livello di tensione tra le forze politiche: il suo governo è arrivato al punto di paragonare Italia Viva alle Brigate Rosse, ha lamentato.
Ma insomma: ce le vedete Raffaella Paita o Maria Elena Boschi in un covo delle Br?
Questa mattina, quindi, quando era ancora calda la polemica sul tono eccessivo che assumono le polemiche politiche in Italia anche dopo l'omicidio Kirk, Matteo Renzi ha deciso di mettere il carico da novanta su un rapporto che, evidentemente, ritiene definitivamente rovinato: quello con le sorelle Meloni.
Sui suoi canali social, l'ex premier, dopo la polemica (a vuoto) scatenata dai suoi sul presunto volo di Stato che Giorgia Meloni avrebbe utilizzato lo scorso fine settimana per trascorrere una breve vacanza a New York in compagnia della figlia Ginevra, è tornato alla carica subito dopo aver ascoltato l'intervento della presidente del Consiglio al congresso dell'Udc:
Il riferimento di Renzi è andato al ministro per i Rapporti con il parlamento Luca Ciriani: intervenendo in settimana alla manifestazione Spazio Sud di FdI a Salerno, ha detto che "in Italia si sta creando un clima con gli stessi ragionamenti che si sentivano ai tempi di Sergio Ramelli e delle Brigate Rosse. Lo dimostrano frasi come "sono compagni che sbagliano", a proposito dell’omicidio di Kirk in Utah".
Ora, Renzi evidentemente se l'è legata al dito. E, quando ha visto Giorgia Meloni accusare gli altri di alzare i toni con il simbolo dello Scudo Crociato dietro le spalle, non si è più trattenuto:
Infine, l'ex premier, che ha mosso i primi passi in politica nel mondo cattolico e nel Partito Popolare, ha svelato qual è la sua speranza:
Fino, naturalmente, al prossimo round.