Pino Rinaldi è tra i più noti giornalisti investigativi italiani, volto di trasmissioni di cronaca come “Ignoto X” su La7, apprezzato per il suo stile rigoroso e il rispetto per le vittime raccontate. Ecco la sua storia, tra biografia, vita privata e una lunga carriera dedicata all’informazione.
Pino Rinaldi nasce il 25 gennaio 1961: oggi ha 64 anni ed è originario dell’Italia centrale, una zona che ha segnato profondamente il suo approccio umano e professionale. Fin da giovane, Rinaldi mostra una forte vocazione per il giornalismo d’inchiesta, affascinato dalle storie vere e dai casi irrisolti che alimentano la cronaca nera italiana.
Dopo aver completato gli studi, si avvicina alla professione lavorando come autore e inviato per “Chi l’ha visto?”, dove apprende la tecnica rigorosa dell’inchiesta televisiva. La dedizione alle storie delle persone scomparse e agli enigmi giudiziari gli permette di distinguersi per la correttezza e la sensibilità con cui tratta i temi più delicati della cronaca. Questi valori accompagneranno tutta la sua carriera.
Nonostante la notorietà, Pino Rinaldi ha sempre mantenuto il massimo riserbo sulla propria vita privata, scegliendo di non esporre pubblicamente dettagli su moglie e figli. Il giornalista preferisce che il suo impegno venga giudicato solo dal punto di vista professionale e per questo, nelle rare interviste, evita di parlare della sua famiglia.
Si sa solo che la riservatezza è un tratto distintivo del suo carattere, condiviso con i suoi affetti più stretti. Rinaldi ha, più volte, dichiarato il valore che attribuisce alla privacy e al rispetto della sfera personale, anche come cifra del suo lavoro che punta a raccontare le storie senza invadere la dignità delle persone coinvolte.
La carriera di Pino Rinaldi è lunga ed estremamente variegata. Inizia nel 1990 a “Chi l’ha visto?”, dove lavora per ventisette anni, firmando inchieste di grande impatto e conducendo la trasmissione per alcune stagioni, al fianco di colleghe come Tiziana Panella e Daniela Poggi.
Tra i suoi maggiori successi l’esclusiva confessione di Ferdinando Carretta, autore del noto triplice omicidio familiare, che Rinaldi convince a raccontare e a costituirsi dopo averlo rintracciato a Londra. Un episodio che segna la svolta della sua carriera: la correttezza nel metodo e l’attenzione al “fattore umano” lo portano ad essere stimato da colleghi e dal pubblico, compreso Enrico Mentana che lo difende pubblicamente contro polemiche e cattiverie mediatiche.
Dopo la lunga esperienza in Rai, si trasferisce a La7 dove dal 15 settembre 2025 conduce “Ignoto X”, nuovo programma preserale di cronaca curato dalla redazione del TgLa7. La trasmissione si caratterizza per un racconto rigoroso della nera e attenzione ai dettagli meno noti, con ospiti selezionati per competenza e nessuno spazio ad inutili polemiche o sensazionalismi.
Oltre alla tv, Rinaldi è autore di docufilm come “Il mostro di Firenze” e ha firmato pagine di cronaca per importanti testate. La sua specialità resta la narrazione dei cold case e dei misteri che segnano la storia giudiziaria italiana, sempre con uno stile asciutto e rispettoso.