Show doveva essere e show è stato. Pontida, Italia 2025. Ci sono un Capitano e un Generale ad arringare la folla dei leghisti. Il primo risponde al nome di Matteo Salvini che continua il suo amore a distanza con Vladimir Putin:
Il secondo risponde al nome di Roberto Vannacci:
Ma gli italiani, mentre sul pratone che fu di Bossi va in onda questo film e mentre in America si celebrano le esequie di Charlie Kirk, cosa ne pensano del linguaggio d'odio in politica?
Proprio stamattina, l'ha svelato Alessandra Ghisleri sulla Stampa commentando i dati di una rilevazione di Only Numbers.
Matteo Salvini ieri è stato bloccato da una brutta colica renale. Ma non poteva mancare all'appuntamento di Pontida. Non poteva lasciare il palcoscenico dello storico pratone a Roberto Vannacci, che già fa di tutto per rubargli la scena.
Tra i due, quindi, si è scatenato subito un derby su chi fosse più capace di aizzare la folla del Carroccio.
Ma, più in generale, gli italiani cosa ne pensano della politica che si polarizza sempre più all'insegna di un linguaggio violento?
ha fatto presente proprio questa mattina tramite le pagine de La Stampa Alessandra Ghisleri.
L'analista ha presentato i risultati di un sondaggio Only Numbers che rivela come ben il 45,7% degli italiani percepisca il clima politico nazionale conflittuale; per il 27,1% invece è teso; per il 10,4% addirittura violento.
Secondo Alessandra Ghisleri, quindi, è più che giustificato parlare anche in casa nostra di vero e proprio "odio politico".
Sta di fatto che la Ghisleri suggerisce di ripartire proprio dalle giovani generazioni.
Ma, nel frattempo, tornando a Pontida, i giovani leghisti hanno intonato cori da stadio per insultare Carlo Calenda, ad esempio, come testimoniato dal Foglio:
Mentre Salvini li ha salutati così
Il linguaggio d'odio della politica italiana trova terreno fertile sui social. Lo dicono quasi tutti:
ha sottolineato ancora Ghisleri.
La Pontida di Salvini e Vannacci non cade dal cielo improvvisamente, quindi. Sono anni, forse dall'inizio della Seconda Repubblica, quando si è imposto un sistema maggioritario, che la politica italiana va avanti così.
Ma dove ci sta portando il linguaggio d'odio?
Sempre secondo Alessandra Ghisleri è venuto il momento di chiedercelo veramente:
Per Ghisleri siamo finiti in un cul de sac:
Per l'analista, anche per questo i due blocchi politici - centrodestra e centrosinistra - restano immobili, "senza reali travasi di consenso se non tra i partiti all'interno delle reciproche alleanze".
Come dire: sarebbe arrivato il momento di sparigliare.