Sono trascorsi oltre dieci giorni dalla scomparsa di Eva Colantoni, avvenuta a Roma il 12 settembre 2025 in circostanze allarmanti.
La donna si è allontanata dalla propria abitazione e da allora non ha più dato notizie ai familiari, che hanno immediatamente presentato denuncia di scomparsa alle autorità competenti.
Le ricerche sono ufficialmente in corso e le forze dell’ordine stanno operando sul caso congiuntamente al Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV.
Tag24 ha intervistato in esclusiva un referente dell’associazione per ricostruire i punti salienti di questa drammatica vicenda.
Si precisa che le testimonianze riportate in questo articolo sulla scomparsa del ragazzo derivano da una comunicazione diretta tra Tag24 e il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV.
«Eva è scomparsa dal mese di agosto dalla sua residenza nel quartiere Trieste», racconta il volontario a Tag24.
«Sappiamo però che il 12 settembre 2025 si trovava nel centro storico, tra via del Boschetto e via dei Serpenti».
«Per cortesia, se la riconoscete in giro o all’interno dei negozi, potrebbe chiedere da mangiare o da bere».
«La signora Colantoni, è alta circa 1,65 metri, pesa 50 chili, ha i capelli brizzolati lunghi e disordinati, gli occhi marroni e la carnagione olivastra».
«Al momento della scomparsa indossava un cappellino rosso, dei jeans e portava con sé una borsa di stoffa nera a tracolla».
«Eva deve assumere una terapia farmacologica, un dettaglio che rende la sua scomparsa ancora più preoccupante».
«Chiunque abbia informazioni utili è invitato a contattare tempestivamente il 112 o il numero 3881894493».
Quando un familiare scompare, come nel caso della cinquantasettenne, oltre alle ricerche ufficiali ci si può affidare al supporto di associazioni specializzate.
Il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, è attivo 24 ore su 24, tutti i giorni, offrendo ai parenti delle persone scomparse sostegno logistico, investigativo, legale e psicologico.
Il suo intervento, in stretta collaborazione con le autorità, può rivelarsi determinante per riportare a casa chi è disperso.
L'associazione è disponibile mediante messaggistica istantanea su WhatsApp, telefonicamente e sui profili social dell'ente no-profit.