Chi è l'uomo indagato per l'omicidio di Bala Sagor a Spoleto? Le ipotesi sul movente

Ucciso, fatto a pezzi e gettato via come spazzatura in un sacco. C’è un indagato per l’omicidio di Bala Sagor, il 21enne del Bangladesh scomparso lo scorso 18 settembre e ritrovato cadavere, quattro giorni dopo, in un'area verde nel rione Casette a Spoleto.

Si tratta di un uomo di 33 anni, di origine ucraina, che abita in un appartamento non lontano dal luogo del ritrovamento dei resti di "Obi", come lo chiamavano gli amici.

Chi è l'uomo indagato per l'omicidio di Bala Sagor a Spoleto: è un ex collega

Secondo quanto emerso, l'uomo, ex collega della vittima, è indagato a piede libero con le accuse di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del procuratore capo Claudio Cicchella.

I magistrati della Procura di Spoleto e i carabinieri sono stati a lungo nell'abitazione del sospettato, dove anche i Ris hanno effettuato un sopralluogo. Perquisito anche il garage.

Nelle ore successive sono stati sequestrati telefono cellulare e auto. Gli inquirenti stanno cercando il luogo in cui Bala Sagor, da circa due anni in Italia, è stato ucciso e poi sezionato.

Le ipotesi sul movente

Come riferisce Rainews, gli investigatori ipotizzano che tra i due uomini sia avvenuta una lite, forse per questioni legate ai soldi, dopo aver pianificato un incontro. 

Un collega e il nuovo datore di lavoro del 33enne hanno raccontato che l'uomo avrebbe avuto problemi economici a causa del gioco d'azzardo. Elementi su cui sono in corso degli accertamenti.

Il macabro ritrovamento del corpo

Bala Sagor lavorava come aiuto cuoco in un ristorante e viveva in una casa d'accoglienza.

Il suo corpo smembrato è stato ritrovato la sera del 22 settembre, grazie all'allarme lanciato da un residente, che ha notato prima una bici elettrica e poi il sacco nero.

Il 21enne è stato probabilmente assassinato con un'arma da taglio, ma maggiori indicazioni arriveranno dall'autopsia. La salma è stata trasferita presso l'istituto di medicina legale di Perugia.

Intanto i carabinieri stanno controllando i cassonetti dei rifiuti nella zona in cui era stato lasciato il sacco con i resti: non tutte le parti del corpo sarebbero state ritrovate.