25 Sep, 2025 - 11:27

Multitasking e falsa produttività: quando lo stress riduce l’efficienza

In collaborazione con
Carlotta Lucon
Multitasking e falsa produttività: quando lo stress riduce l’efficienza

Il multitasking è spesso visto come una qualità da valorizzare nel mondo del lavoro moderno. Tuttavia, numerose ricerche dimostrano che svolgere più attività contemporaneamente non solo riduce la produttività, ma aumenta anche lo stress e la probabilità di errori.

In questa guida analizzeremo il perché il multitasking può essere pericoloso, quali conseguenze ha sulla salute dei lavoratori e come promuovere un approccio più sano e produttivo.

Multitasking: davvero sinonimo di efficienza?

Contrariamente alla percezione comune, il multitasking non rende più rapidi e produttivi. Infatti, il cervello umano non è progettato per concentrarsi su più compiti cognitivamente complessi nello stesso momento. In realtà, ciò che definiamo “multitasking” è un continuo passaggio rapido da un’attività all’altra, noto come switching.

Questo processo consuma non solo le energie mentali del dipendente ma aumenta anche i tempi di esecuzione riducendo la qualità del lavoro. Si può affermale che a lungo andare, il multitasking può diventare fonte di stress e frustrazione.

Conseguenze del multitasking sul benessere dei lavoratori

Possiamo vedere alcuni degli effetti più comuni che il multitasking produce sul lavoro quotidiano:

  • Aumento dello stress: gestire troppe attività simultanee sovraccarica il sistema nervoso.
  • Riduzione della concentrazione: il passaggio continuo tra compiti rende difficile mantenere l’attenzione.
  • Maggiore probabilità di errori: la fretta e la frammentazione mentale portano a dimenticanze e imprecisioni.
  • Calo della produttività: i tempi si allungano perché il cervello deve continuamente “riavviarsi” tra un compito e l’altro.
  • Affaticamento mentale: la sensazione di “non aver mai concluso nulla” peggiora la motivazione e la soddisfazione lavorativa.

 

Strategie per ridurre il multitasking e lo stress

Per migliorare l’efficienza, le aziende possono promuovere un approccio più sano al lavoro senza incorrere necessariamente al multitasking:

 

Promuovere il monotasking
Concentrarsi su un compito per volta permette di lavorare meglio e con meno stress. Si possono utilizzare strumenti di project management o semplici liste di attività aiuta a stabilire cosa fare prima e cosa dopo.

Ridurre le interruzioni digitali
Le Email, le chat infinite e le notifiche sono tra i principali responsabili della distrazione. Occorre impostare dei momenti dedicati alla lettura dei messaggi aiutando a mantenere il focus. Creare degli spazi di lavoro silenziosi con meno distrazioni sonore e visive favorisce la concentrazione.

Incentivare le pause regolari
Brevi interruzioni rigenerative consentono di ricaricare energia e ridurre il carico cognitivo. È possibile affidarsi a dei corsi di formazione sulla gestione del tempo. Sono chiamati corsi di time management e mindfulness che aiutano i lavoratori a sviluppare nuove abitudini produttive.

Conclusione

Si può affermare che il multitasking è una falsa promessa di efficienza in quanto aumenta lo stress del dipendente, riduce la qualità del lavoro e mina la produttività aziendale. Le aziende dovrebbero invece incentivare il monotasking, ovvero la pianificazione di una migliore gestione delle mansioni è il modo ideale per creare un ambiente di lavoro più sano, concentrato e soprattutto produttivo.

 

A cura di Carlotta Lucon

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