25 Sep, 2025 - 15:32

Terza guerra mondiale, Travaglio sul riconoscimento della Palestina smaschera Meloni: cosa ha detto

Terza guerra mondiale, Travaglio sul riconoscimento della Palestina smaschera Meloni: cosa ha detto

Giorgia Meloni, da New York, ha annunciato che il governo presenterà una sua proposta affinché anche l'Italia riconosca lo Stato della Palestina. A due condizioni: che Hamas liberi gli ostaggi e che poi tolga il disturbo. 

Ma questa è davvero un'ipotesi percorribile? Secondo Marco Travaglio no. Nell'editoriale che ha firmato questa mattina il direttore del Fatto asfalta la premier.

Per lui, nelle parole di Giorgia Meloni, c'è più ipocrisia che altro. Il fronte mediorientale della terza guerra mondiale che si combatte a pezzettini non si riappacificherà certo grazie all'azione diplomatica dell'Italia.

Travaglio contro Meloni sul fronte palestinese della terza guerra mondiale

Marco Travaglio boccia su tutta la linea anche l'idea lanciata da Giorgia Meloni a New York di riconoscere la Palestina. Dopo lo sciopero di lunedì indetto dalle Usb, da molti è stata interpretata in ogni caso come un'apertura, una vittoria delle migliaia di italiani che sono scesi in piazza. 

Per Travaglio, però, la mossa della Lady di Palazzo Chigi arriva troppo tardi:

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Hamas non ha alcun futuro politico: non perché lo chiede la Meloni, ma perché nessuno Stato, neppure i suoi finanziatori arabi, lo considera più un soggetto spendibile

Allora: a cosa servono le parole di Giorgia Meloni in occasione dell'assemblea Nato? A poco o nulla:

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Riconoscere lo Stato palestinese senza dire dove e come è già un colluttorio per sciacquarsi la coscienza e non parlare di sanzioni a Israele

alza il dito Travaglio. Come dire: Giorgia Meloni può ingannare i direttori dei giornaloni, non lui.

La Palestina che territorio potrebbe avere adesso?

Per Marco Travaglio, la posizione assunta da Giorgia Meloni nelle ultime ore sulla possibilità che anche l'Italia riconosca lo Stato della Palestina ponendo delle condizioni nasconde una doppia ipocrisia.

La prima è questa:

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Ogni Stato deve avere un territorio e quello Palestinese non ce l'ha

La seconda è quella inerente il percorso di pace che si era intrapreso con gli accordi di Oslo ma fatto saltare da Netanyahu:

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Ora la Striscia è rasa al suolo e il 42% della Cisgiordania è occupato da colonie ebraiche vecchie e nuove (+180% dal 2020)

Il direttore del Fatto Quotidiano, quindi, conclude così:

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Avete mai visto uno Stato senza terra?  

La terza guerra mondiale sul fronte palestinese vista dalla Flotilla: "Israele vuole sparare"

In ogni caso, il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio non è stato tenero con il governo Meloni nemmeno per quanto riguarda la protezione della Flotilla.

Alessandro Mantovani, l'inviato del giornale su una delle imbarcazioni in navigazione verso Gaza, è in pericolo pure lui. E nella sua corrispondenza di oggi, l'ha messa così:

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La prima barca presa di mira è stata Otaria, su cui viaggia anche il Fatto, ma per fortuna il botto dei droni è avvenuto a qualche metro dall'albero, nessun danno

Ma che tipo di attacchi sono stati?

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Non erano solo attacchi intimidatori, non volevano uccidere ma eliminare qualche barca sì, perché nemmeno Israele può abbordarne 40 o 50 senza rischiare di uccidere qualcuno

Per Mantovani, "ora tutti sanno che Israele o chi per lui continuerà ad attaccare, anche con armi più pesanti come gli ordigni incendiari che il 9 e il 10 settembre hanno colpito davanti alle coste tunisine le due navo principali partite da Barcellona a fien agosto, la "Familia Madeira" e l' "Alma". E potrebbero, appunto, anche affondare qualche barca".

Gli ordini che sono stati dati a bordo della Flotilla

Alessandro Mantovani, l'inviato del Fatto Quotidiano a bordo della Flotilla, ha anche svelato gli ordini ricevuti dopo gli attacchi che hanno subito le imbarcazioni della missione umanitaria:

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Via il gasolio dai ponti delle barche, vigilanza continua di quello che si muove in cielo, poca luminosità dei telefonini, perché se no poi i droni non li vedi, minore distanza tra una barca e l'altra

Infine, quando si vede un drone, l'ordine è navigare a zig zag, con estintori e coperte ignifughe sempre a portata di mano e le luci sotto coperta e in testa all'albero spente. 

Tuttavia, sono continuate le interferenze alla radio vhf: prima gli Abba e poi Bob Marley.

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Come dire: finocchi e tossici

ha spiegato Mantovani. Che se ne sarà fatto una ragione.

 

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