28 Sep, 2025 - 12:06

Come è morto Furio Focolari? La terribile malattia che ha strappato alla vita il giornalista sportivo

Come è morto Furio Focolari? La terribile malattia che ha strappato alla vita il giornalista sportivo

Furio Focolari, storico giornalista sportivo italiano e voce inconfondibile per milioni di tifosi, è morto oggi, 28 settembre 2025, all’età di 78 anni dopo una lunga battaglia contro la SLA.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel panorama giornalistico nazionale, soprattutto tra coloro che hanno amato lo sport attraverso i suoi racconti diretti e appassionati.

Furio Focolari: età e origini

Furio Focolari nasce a Roma il 1° giugno 1947, figlio di Lorenzo, storico direttore del quotidiano “Umanità”. Fin da giovane dimostra grande passione per il calcio e per la Lazio, tanto da tentare la carriera sportiva nelle giovanili biancocelesti negli anni ’60.

L’ambiente romano e la tradizione familiare lo avvicinano al giornalismo, settore nel quale muove i primi passi negli anni ’70 e dove si iscrive all’Ordine dei giornalisti professionisti nel 1972.

Furio Focolari: moglie e figli

Nel corso della sua vita privata Furio Focolari si è sempre mantenuto riservato, pur rivelando pubblicamente la propria grande dedizione alla famiglia. Era padre di Veronica, giornalista anch’essa, che oggi conduce il telegiornale sportivo di Sky TG24.

Le sue ultime parole ai familiari, riportate con emozione da amici e colleghi, testimoniano una presenza affettuosa fino all’ultimo, capace di “essere pronto” ad affrontare la malattia e la morte con straordinaria dignità.

Carriera

La carriera di Furio Focolari si distingue per la versatilità e la capacità di rinnovarsi nel tempo. Debutta come giornalista sportivo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, prima al “Giornale d’Italia”, poi in RAI, inizialmente con il GR3 dove segue da inviato i Mondiali di calcio di Spagna ’82.

Nel 1978 è il primo cronista ad arrivare sul luogo del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro in via Caetani, un episodio che segna la sua biografia professionale. Successivamente si specializza nel commento delle Olimpiadi (dal 1984) e negli anni ’80 e ’90 diventa la voce dello sci azzurro, seguendo tutte le imprese di Alberto Tomba.

Nel 1991 prende il posto di Alfredo Pigna come telecronista delle gare maschili di sci alpino, consolidando il suo ruolo di riferimento per appassionati e addetti ai lavori. Il suo stile diretto, popolare e schietto lo rende una delle figure più amate della Rai per oltre vent’anni.

Negli ultimi decenni, Focolari si trasferisce a Radio Radio—dove diventa direttore—continuando a raccontare i principali eventi sportivi italiani e internazionali, dalle partite di calcio alle Olimpiadi. Icona del giornalismo sportivo italiano, “dinosauro” del racconto sportivo, ha saputo lasciare un segno indelebile sia a livello nazionale che locale.

Il mondo dello sport e della comunicazione si stringe attorno alla famiglia, con messaggi di cordoglio dalla Lazio, dai colleghi e da una vasta platea di appassionati che hanno sognato attraverso la sua voce e la sua passione. Furio Focolari resterà per sempre uno dei simboli del giornalismo sportivo tricolore.

 

 

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