30 Sep, 2025 - 14:01

Chi è Domitilla Shaula Di Pietro? Biografia e vita privata dell'attivista

Chi è Domitilla Shaula Di Pietro? Biografia e vita privata dell'attivista

Domitilla Shaula Di Pietro è una scrittrice, attivista e artista romana nota per il suo intenso impegno pubblico contro la violenza sulle donne e per una vita personale segnata da esperienze drammatiche quanto controverse. Il suo nome è tornato di attualità nel 2025 a causa di una delicata vicenda giudiziaria, ma la sua storia personale e professionale va ben oltre le recenti cronache.

Domitilla Shaula Di Pietro: età e origini

Domitilla Shaula Di Pietro nasce e cresce a Roma, città che rimane il centro del suo percorso umano e creativo. Il nome “Shaula” che la accompagna rappresenta per lei un simbolo di rinascita e speranza: nella mitologia stellare, Shaula è una delle stelle più luminose dello Scorpione, e nella sua personale narrazione assume valore emblematico di resilienza e forza.

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Attualmente ha circa 40 anni. La sua infanzia e la sua formazione si svolgono nella capitale, dove inizia a muovere i primi passi nel mondo artistico.

Domitilla Shaula Di Pietro: marito e figli

La vita privata di Domitilla Shaula Di Pietro è segnata da esperienze forti e traumi profondi. In giovane età si sposa e ha figli, dedicandosi a lungo alla famiglia e crescendo i bambini a Roma.

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Il punto di svolta arriva però circa dodici anni fa, quando subisce una violenza sessuale che la segnerà profondamente. Questo episodio, vissuto in silenzio per oltre un decennio, diventerà il fulcro del suo primo libro autobiografico, “Sei ore e 23 minuti”, che racconta non solo la notte della violenza ma anche il difficile processo di elaborazione del trauma e la voglia di riscatto.

Carriera

Domitilla Shaula Di Pietro costruisce la sua notorietà sia come scrittrice, sceneggiatrice che pittrice. Dopo anni dedicati alla famiglia, intorno ai quarant’anni riscopre la vocazione artistica, scegliendo la pittura come nuovo strumento espressivo. La sua arte si caratterizza per un segno vitale e immediato, lontano dagli stereotipi della figurazione classica e capace di trasmettere le contraddizioni e la forza del suo vissuto.

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Nel 2016 esordisce come autrice con “Sei ore e 23 minuti”, romanzo autobiografico che diventa manifesto contro la violenza di genere e spinge Di Pietro verso l’attivismo pubblico. Partecipa a incontri, conferenze e campagne, firmando anche manifesti e progetti di sensibilizzazione.

In seguito affronta nuovi linguaggi, scrivendo e portando al cinema sceneggiature dedicate ai temi dell’abuso e della resilienza femminile: tra queste, si segnalano progetti come “A mano armata” e altre produzioni destinate a diffondere il suo pensiero contro la prevaricazione.

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L’impegno artistico e sociale della Di Pietro rimane saldamente intrecciato alla sua biografia tormentata, e il dibattito sul suo ruolo di “paladina anti-violenza” si intensifica proprio in corrispondenza delle vicende giudiziarie attuali. Ciò che emerge dal suo percorso è un bisogno costante di comunicare, denunciare e rimodellare il proprio destino attraverso l’arte, la scrittura e l’attivismo.

 

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