02 Oct, 2025 - 08:00

Pensione casalinghe INPS: 57+5 con soglia vs 65 senza, ecco come

Pensione casalinghe INPS: 57+5 con soglia vs 65 senza, ecco come

Da settimane si discute della pensione casalinghe, anche alla luce dell’ipotesi di una “terapia d’urto” previdenziale dal 2027, con possibili modifiche ai requisiti di vecchiaia e di pensione anticipata che potrebbero riflettersi su altre misure. C’è chi auspica un blocco dell’età pensionabile per frenare ulteriori slittamenti.

In questo contesto, molte donne (e anche uomini) impegnate nella cura della famiglia, senza altra attività retribuita, cercano risposte chiare a domande come: “Posso andare in pensione a 57 anni?”, “Quanti anni di versamenti servono?”, “Quanto devo versare al mese?”, “Dove presento la domanda?”. Le risposte fanno capo al Fondo casalinghe e casalinghi dell’INPS, una gestione interamente contributiva dedicata a chi svolge lavori di cura non retribuiti.

Pensione casalinghe INPS: requisiti, versamenti e novità 2026-2027

Il meccanismo del Fondo casalinghe e casalinghi è strutturato su un’iscrizione volontaria 16–65 anni accessibile online. L’INPS precisa che l’iscrizione resta valida anche in caso di interruzione dei versamenti, perché si tratta di una forma flessibile pensata per assecondare i tempi della vita familiare.

 Sul portale inps.it, nella scheda dedicata al Fondo, trovi il percorso per iscriverti e, quando maturi i requisiti, per presentare la domanda di pensione.

Versamenti: la logica dei “mesi accreditati”

Con l’obiettivo di garantire una pensione a chi si occupa esclusivamente della cura e del benessere della famiglia, senza percepire retribuzione o altre forme di remunerazione, l’INPS consente versamenti utili a maturare mesi di contribuzione ai fini previdenziali.

La soglia minima mensile (e, per somma, quella annuale) è stabilita dall’INPS e rappresenta l’importo dei versamenti contributivi utile ai fini della pensione.

Se la soglia mensile viene superata per dodici mesi, si matura un anno pieno; diversamente, se si versa di meno, vengono riconosciuti i mesi in proporzione. I pagamenti si effettuano dal Portale dei Pagamenti (PagoPA), con ricevute e tracciabilità sempre disponibili nell’area personale, come illustrato nella sezione operativa del sito INPS.

Calcolo dell’assegno: montante e coefficienti

Il funzionamento del Fondo è assimilabile a un “salvadanaio” previdenziale: i contributi versati formano un montante che l’INPS rivaluta periodicamente. Una volta perfezionati i requisiti per l’accesso al trattamento, l’INPS trasforma l’accumulo in rendita applicando i coefficienti di trasformazione legati all’età.

Più tardi si sceglie la decorrenza, più alto è il coefficiente e, a parità di capitale, maggiore sarà l’importo mensile. Per questo motivo, il traguardo dei 57 anni + 5 anni di versamenti è possibile ma spesso impegnativo: occorre anche superare la soglia pari a 1,2 volte l’assegno sociale.

In sostanza, è possibile ottenere il trattamento a 57 anni solo se, oltre ad aver accumulato almeno 5 anni di contribuzione, si è maturata una rendita mensile pari ad almeno 1,2 volte l’assegno sociale; diversamente, la decorrenza si sposta a 65 anni.

2026: regole del Fondo INPS, focus sull’importo per la pensione casalinghe

Per il 2026 le regole di accesso del Fondo restano immutate: pensione a 57 anni con almeno 5 anni di versamenti e raggiungimento dell’importo soglia, oppure a 65 anni senza soglia (fermo restando il requisito minimo di contribuzione).

La vera attenzione riguarda gli importi: nel sistema contributivo contano i versamenti effettuati, le rivalutazioni e i coefficienti in vigore, che incidono in modo sensibile sull’assegno finale.

Il consiglio pratico, in linea con l’impostazione informativa dell’INPS, è di verificare periodicamente i mesi accreditati e la proiezione dell’importo.

2027: adeguamenti nel sistema generale e impatto sul Fondo

Dal adeguamento alla speranza di vita dal 1° gennaio 2027 il sistema pensionistico generale può aggiornare i requisiti anagrafici: è un meccanismo ordinario del sistema pubblico, illustrato dall’INPS nelle sezioni dedicate ai requisiti di vecchiaia.

Per il Fondo casalinghe, tuttavia, la regola pratica resta diversa: permangono le sue condizioni specifiche — 57 o 65 anni di età, 5 anni di versamenti e soglia sull’importo dell’assegno a 57 anni, salvo variazioni normative.

Ciò significa che il quadro generale può cambiare, ma il Fondo non si allinea automaticamente; se e quando ci saranno novità, l’INPS aggiornerà le schede del Fondo con istruzioni chiare su platea, importi e decorrenze.

FAQ - Pensione casalinghe INPS

  1. Che cos’è il Fondo casalinghe e casalinghi INPS?
    • È una gestione interamente contributiva e volontaria per chi svolge lavori di cura non retribuiti in famiglia. L’iscrizione si fa online e resta valida anche se interrompi i versamenti.
  2. Chi può iscriversi e da che età?
    • Possono iscriversi persone tra 16 e 65 anni impegnate nella cura della famiglia senza retribuzione. L’iscrizione non decade se per un periodo non versi.
  3. Come funzionano i “mesi accreditati”?
    • L’INPS fissa una soglia minima mensile di contribuzione:
    • se la superi per 12 mesi, maturi 1 anno pieno;
    • se versi meno, ottieni mesi proporzionati.
  4. Come si paga e dove trovo le ricevute?
    • Si paga dal Portale dei Pagamenti (PagoPA) su inps.it; ricevute e tracciabilità sono sempre disponibili nell’area personale.
  5. È possibile la pensione a 57 anni?
    • Sì, con almeno 5 anni di versamenti e un assegno stimato pari ad almeno 1,2 volte l’assegno sociale (soglia).
  6.  E la pensione a 65 anni?
    • Sì, con almeno 5 anni di versamenti, senza dover raggiungere la soglia sull’importo.
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