03 Oct, 2025 - 17:25

Eyal Mizrahi, dopo "Definisci bambino", ne spara un'altra: "A Gaza c'è un incremento demografico"

Eyal Mizrahi, dopo "Definisci bambino", ne spara un'altra: "A Gaza c'è un incremento demografico"

Rieccolo, Eyal Mizrahi torna in scena e lo fa nel peggiore dei modi. Il presidente di Amici di Israele, passato da personaggio semi-sconosciuto a noto al grande pubblico grazie alla lite con Enzo Iacchetti durante la trasmissione Cartabianca condotta da Bianca Berlinguer, è stato intervistato da Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus nell’ultima puntata di Calibro 9.

Mizrahi, questa volta, non si concentra sulla definizione di “bambino”, come accaduto nel confronto con Iacchetti, ma affronta direttamente il termine “genocidio”.

Sì, proprio quella parola che molti esitano a pronunciare quando si parla delle operazioni militari a Gaza, ma che diversi esperti di diritto internazionale considerano appropriata.

Il presidente di Amici di Israele nega l’esistenza di un genocidio e afferma addirittura una crescita della popolazione di Gaza negli ultimi due anni.

Un dato curioso, non solo perché la sua origine resta oscura, ma anche perché, analizzato nel contesto, appare altamente improbabile.

L’ultima di Mizrahi

Se non si stesse parlando di un conflitto nel quale hanno perso la vita oltre 60.000 persone, le sue affermazioni susciterebbero più di un sorriso.

Nell’ultima puntata di Calibro 9, condotta da Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus, Mizrahi torna a farsi sentire. Interpellato su quanto sta accadendo in Medio Oriente, propone un dato molto strano: “A Gaza la popolazione sta crescendo, è l’unico genocidio al mondo dove la popolazione cresce”, ribadisce, citando le ‘ultime ricerche demografiche’—senza specificarne la fonte.

Il confronto con la Shoah

I dati citati da Mizrahi restano avvolti nel mistero; non è chiaro da dove provengano né se siano verificabili. 

Successivamente, arriva un paragone con la Shoah: “I tedeschi, con l’aiuto di alcuni italiani, hanno compiuto il genocidio del popolo ebraico”, prosegue, “nel mondo la popolazione ebraica è stata dimezzata, in Europa è diminuita del 70%”.

Infine, Mizrahi torna sulla definizione di genocidio a Gaza: “Quando la popolazione aumenta anziché diminuire, che genocidio è?”.

Si tratta di una netta presa di posizione contro l’opinione di molti esperti, e tutto questo accade nel giorno in cui l’Italia si mobilita per sostenere la missione della Global Sumud Flotilla, fermata al largo delle coste vicine a Gaza.

Mizrahi dice la verità?

I dati citati da Mizrahi non risultano disponibili o sono difficilmente verificabili. Negli ultimi due anni, la popolazione della Striscia di Gaza non è cresciuta; al contrario, ha subito un calo significativo.

Secondo le stime dell’Ufficio Centrale di Statistica Palestinese (PCBS), dall’inizio della guerra nell’ottobre 2023 fino ai primi mesi del 2025, la popolazione si è ridotta di circa il 6%, pari a oltre 160.000 persone.

Questo dato riflette sia le vittime dirette del conflitto, stimate in più di 55.000, sia le migrazioni forzate di circa 100.000 individui. La popolazione attuale di Gaza si aggira quindi intorno ai 2,1 milioni, rispetto ai circa 2,3 milioni precedenti.

Queste stime sono confermate anche dalle rilevazioni delle Nazioni Unite, che nel 2024 segnalano un calo drastico della popolazione.

Ci si può chiedere, a questo punto, se si tratti di una scarsa conoscenza dei dati o di un’interpretazione volutamente ottimistica e controversa della realtà.

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