03 Oct, 2025 - 19:37

Revisione verbale Legge 104: quando si ripete l’accertamento, cosa fare e cosa è cambiato

Revisione verbale Legge 104: quando si ripete l’accertamento, cosa fare e cosa è cambiato

Molte persone che usufruiscono dei benefici previsti dalla Legge 104 si chiedono cosa accada quando il verbale riporta una scadenza o un’indicazione di revisione. “Devo rifare la 104? I permessi continuano a valere anche se il verbale è scaduto? Come funziona la nuova procedura INPS?”. Sono dubbi comuni, soprattutto dopo le modifiche introdotte dal decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62.

Le nuove disposizioni normative ridefiniscono alcuni passaggi legati all'accertamento sanitario richiesto per l’invalidità civile, la cecità, la sordità e le situazioni di handicap. Molti cittadini, in attesa della certificazione di handicap grave (articolo 3, comma 3), insoddisfatti dell’esito della Commissione medica ASL-INPS, o che hanno ottenuto il riconoscimento di un grado di handicap inferiore a quello che ritengono spettare in base alla propria diagnosi, cercano risposte chiare per comprendere come funziona il riesame del verbale della Legge 104 e quali conseguenze comporti.

Revisione verbale Legge 104: quando è necessario rifare l’accertamento

La prima cosa da sapere è che la Legge 104 è uno strumento di sostegno rivolto ai cittadini che presentano una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva. Il verbale con cui viene riconosciuta una disabilità grave non ha sempre una scadenza.

Esistono condizioni che portano la Commissione medica ASL-INPS a non prevedere la rivedibilità; pertanto, se nel verbale non è espressamente indicata alcuna rivedibilità, la certificazione resta valida a tempo indeterminato.

Diversamente, se è riportata la dicitura “revisione” con una data specifica, sarà necessario sottoporsi nuovamente agli accertamenti sanitari.

Va detto che l’INPS può decidere di definire la pratica “agli atti” (art. 29-ter DL 76/2020), rilasciando l’esito del verbale sulla base della sola documentazione medica prodotta dall’interessato. Tuttavia, laddove i referti non fossero sufficienti a delineare un quadro chiaro, l’interessato potrà essere convocato per una visita.

Scadenza del verbale Legge 104: cosa fare dopo la comunicazione dell’INPS

Dal ricevimento della comunicazione di revisione è necessario verificare la presenza dell’articolo 3, comma 3 e di una data di revisione.
In tal caso è necessario sottoporsi nuovamente a visita per aggiornare la valutazione: un passaggio da non sottovalutare per non pregiudicare la continuità nella fruizione dei permessi lavorativi.

Pertanto, l’interessato deve ripetere gli accertamenti utili a convalidare lo stato di disabilità. Una volta in possesso dei nuovi certificati, può caricare la documentazione sanitaria aggiornata sul portale INPS attraverso il servizio “Allegazione documentazione sanitaria - invalidità civile”.

In questo modo la commissione può esaminare i referti ed eventualmente chiudere la pratica senza visita. Nel frattempo è utile monitorare la pratica tramite il fascicolo MyINPS: se la documentazione non è sufficiente, verrà fissata una nuova visita.

Se viene registrato un peggioramento dello stato di salute, è possibile presentare una domanda di aggravamento, allegando un nuovo certificato medico introduttivo.

Permessi Legge 104 durante la revisione: cosa succede se il verbale scade

È fondamentale considerare l’impatto della revisione su chi usufruisce di permessi e agevolazioni: alcuni temono di perdere i benefici acquisiti se, nella fase di revisione, il verbale risulta “scaduto”. Come riportato da brocardi.it, la normativa tutela anche chi fruisce delle agevolazioni. In questi casi, infatti, si applicano le regole previste dall’articolo 25, comma 6-bis, del decreto-legge n. 90/2014 e dalla circolare INPS n. 127/2016, da cui emerge che permessi, prestazioni economiche e agevolazioni restano validi fino all’emissione del nuovo verbale (proroga automatica).

Attenzione: per alcuni casi come ad esempio prolungamento del congedo parentale, riposi orari alternativi, congedo straordinario, può essere necessaria una nuova domanda di autorizzazione nelle more della revisione.

Novità sulla revisione della Legge 104: aggiornamenti 2023–2026

Per i lavoratori e i caregiver, con il decreto legislativo n. 105/2022 sono state introdotte alcune novità, tra cui l’abolizione del “referente unico”. L’INPS ha chiarito le modalità operative con la circolare n. 39/2023.

Sul fronte delle revisioni, la circolare INPS n. 42 del 17 febbraio 2025 e il messaggio n. 188 del 17 gennaio 2025 hanno ridefinito l’iter di controllo, prevedendo tra l’altro l’invito preventivo a trasmettere la documentazione sanitaria aggiornata prima di fissare la visita in presenza (con possibilità di unica visita nei casi previsti).

Contestualmente, la riforma introdotta dal d.lgs. n. 62/2024, che ridefinisce la “condizione di disabilità”, introduce la “valutazione di base” e la valutazione multidimensionale, prevede una sperimentazione nel 2025 in alcune province e la piena operatività nazionale dal 1° gennaio 2026.  

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