Una delle cose che hanno fatto più imbestialire Giorgia Meloni della manifestazione di sabato dei Pro Pal è stata la profanazione della statua di Giovanni Paolo II nel piazzale antistante la stazione Termini, a Roma.
Dei teppisti l'hanno danneggiata con la scritta rossa "Fascista di merda" e il disegno del simbolo comunista con la falce e il martello.
Non è superfluo ricordare che Wojtyla è stato uno dei protagonisti storici della sconfitta dei regimi comunisti in Europa dell'Est e della dissoluzione dell'Unione Sovietica.
Fatto sta che se la premier l'ha additato subito come un atto gravissimo, fino a ieri sera non si erano registrate particolari commenti dalla curia romana.
Ieri, all'Angelus, Papa Leone XIV ha condannato l'antisemitismo dilagante. Ma nessuno dei suoi ha fatto pervenire una voce per onorare la memoria del Papa polacco: il Pontefice che è stato un vero faro per chi ha combattuto per riconquistare la libertà.
La statua di Wojtyla profanata a Termini dai Pro Pal spacca il Vaticano
Come spesso capita, a lanciare il sasso nello stagno è stato, ieri, il sito specializzato del mondo vaticano Silere non possum. E l'ha fatto alla sua maniera, senza tanti peli sulla lingua:
Il Vicario della Diocesi di Roma, Baldassare Reina, ha diffuso comunicati stampa per ogni minima vicenda accaduta nell’Urbe, anche su questioni che non rientravano nemmeno nella competenza della Diocesi. Eppure, sul gesto vergognoso compiuto da alcuni individui che si sono infiltrati in una manifestazione nata con l’intento nobile di invocare la pace in Palestina, non ha ancora pronunciato una sola parola. Hanno parlato tutti — forze politiche, istituzioni, rappresentanti dello Stato — tranne il Vicario del Papa per Roma, che non ritiene di proferire parola. Domandiamoci il perché
Già, perché è calato il silenzio della curia romana davanti a questa profanazione?
Il Vaticano, in realtà, sembra essersi spaccato su quanto accaduto.
Il commento di Giorgia Meloni
Si tratta di un atto indegno commesso da persone ignoranti e obnubilate dall'ideologia. Dicono di scendere in piazza per la pace, ma poi oltraggiano la memoria di un uomo che della pace è stato un vero difensore e costruttore
Il presidente del Consiglio, tra l'altro, in passato ha avuto modo di svelare di essere particolarmente legata al Papa polacco: da giovane Papa-girl, partecipò al Grande Giubileo del 2000. E Wojtyla, con il suo iconico "non abbiate paura", le fu di ispirazione per intraprendere la carriera politica.
Il commento di Suor Anna Monia Alfieri
Fatto sta che a commentare l'oltraggio alla statua di San Giovanni Paolo II non sarà stata la curia romana, ma comunque una personalità che gode di grande stima nel mondo cattolico: Suor Anna Monia Alfieri, da sempre attenta alle dinamiche del mondo giovanile e nominata per questo Cavaliere al Merito della Repubblica:
''San Giovanni Paolo II accusato di essere fascista? Cari giovani, la responsabilità dell'atto vandalico è vostra e ne dovrete subire le conseguenze a livello penale. È la legge
ha dichiarato la religiosa.
Siete anche responsabili del fatto che vi siete fatti trascinare da chi vi ha riempito la testa di idee volutamente false perché vi ha voluto sfruttare. Né voi né chi vi ha indotto in errore ha conosciuto il fascismo e non ha conosciuto la figura, il magistero, l'azione di Giovanni Paolo II: lui sì che ha lottato contro il nazismo, quello vero, contro il comunismo, quello vero, contro il liberismo economico, contro le dittature, di destra e di sinistra, dall'Urss a Pinochet
Infine, Suor Monia ha rivolto un invito alla politica:
Prendete le distanze dalla violenza, abbassate i toni, riconoscete il bene anche se realizzato dall'altra parte. La vittoria alle prossime elezioni non sarà ottenuta fomentando le piazze ma svolgendo il proprio ruolo con serietà e responsabilità