07 Oct, 2025 - 10:33

Cipolletta: “Il libro di carta non è morto”

Cipolletta: “Il libro di carta non è morto”

“Molte volte si è dato per morto il libro di carta, e invece il mercato è ancora vitale e ha buone prospettive di crescita”. Innocenzo Cipolletta, economista, già direttore generale di Confindustria e presidente di Ferrovie Italiane, attualmente è presidente dell’Aie, l’associazione che rappresenta gli editori di libri in una intervista a Firstonline si professa abbastanza ottimista, non per dovere d’ufficio, ma con un ragionamento basato sui dati concreti e sull’evoluzione storica del libro.

“Se guardiamo a quello che è successo negli ultimi cinque anni, vediamo che dopo il boom di vendite nel 2020, durante il Covid, quando la gente non si poteva muovere da casa, poi c’è stata una certa stabilizzazione - spiega Cipolletta -, ma le vendite sono ancora superiori al periodo pre-Covid. Qualche calo è dovuto in gran parte al venir meno di provvedimenti governativi che avevano favorito la diffusione del libro. Mi riferisco in primo luogo agli stanziamenti per gli acquisti di volumi da parte delle biblioteche, e in secondo luogo alle modifiche apportate dal ministro Sangiuliano agli incentivi per i giovani. Questi sono attualmente vincolati sia al reddito familiare, sia al merito del diplomato, vincoli che hanno ridotto moltissimo la possibilità dei giovani di accedere a questi incentivi”. 

Il presidente degli editori librari abbastanza ottimista per il futuro del settore

Il presidente di Aie aggiunge: “Ora il ministro Giuli si sta impegnando per cambiare il sistema e legare l’incentivo al semplice conseguimento del diploma di maturità. In definitiva, se si esclude l’impatto negativo delle restrizioni governative, il trend delle vendite si mantiene positivo. Quanto alle librerie, si può notare che nel complesso la rete è ancora piuttosto estesa. Le piccole librerie familiari sono state sostituite da librerie di grandi catene. Certo, il problema degli spazi esiste: nelle vetrine le novità possono rimanere un tempo limitato. Perciò bisognerebbe investire di più nel marketing per la presentazione dei nuovi volumi e degli autori più giovani, anche se nel nostro paese ci sono numerosissime manifestazioni librarie che toccano un po’ tutte le zone”. E anche nell’estate appena conclusa in molti centri, grandi e piccoli, i festival del libro hanno avuto successo e questo è un buon segno.

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