08 Oct, 2025 - 16:22

"La festa di San Francesco? Una cagata pazzesca", un parlamentare pentito confessa l'inciucio che c'è dietro

"La festa di San Francesco? Una cagata pazzesca", un parlamentare pentito confessa l'inciucio che c'è dietro

Forse anche San Francesco in persona, in Paradiso, si sarà già stufato di questa storia.

Prima, il giorno a lui consacrato, il 4 ottobre, era festa nazionale; poi no; ora di nuovo sì. Ma con qualche osservazione del Presidente della Repubblica che, promulgando la legge, ha sottolineato che il 4 ottobre c'è anche la solennità di Santa Caterina. 

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E che facciamo? Ce la dimentichiamo? La releghiamo a santa di serie B?

ha mandato a dire Sergio Mattarella ai parlamentari.

Insomma, la notizia del giorno è che il Quirinale segnala "criticità" a proposito della legge che istituisce di nuovo il 4 ottobre rosso sul calendario degli italiani.

Ma non solo: c'è anche un'altra notizia a proposito di San Francesco. C'è un parlamentare pentito che esce allo scoperto:

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Sì, l'abbiamo votata tutti la legge che reintroduce la festa di San Francesco. Per carità: chi ha il coraggio di mettersi contro un Santo come lui? Ma, diciamoci la verità, è come l'armata Potemkin di Fantozzi: una cagata pazzesca

Avviso ai lettori: il parlamentare ha voluto rimanere anonimo perché è vero che Dio e San Francesco ti vedono lo stesso. Ma gli elettori possono essere tenuti all'oscuro. Nel senso: a loro si dica il peccato, l'inciucio che c'è stato. Ma non il peccatore.

"La festa di San Francesco è una cagata": il parlamentare pentito confessa l'inciucio

Chissà se poi si è verificato un vero e proprio paradosso: il parlamentare che, insieme a tutti i suoi colleghi, ha votato per il ripristino della festa di San Francesco, dopo aver dichiarato con tanto di citazione politicamente scorretta di essersene pentito, magari è andato a confessarlo in qualche chiesa.

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Confesso di aver strumentalizzato, come tutti gli altri parlamentari italiani, la figura di San Francesco...

Questo è il punto, infatti. C'è un inciucio dietro la santificazione di San Francesco. Mica pensavate che la Casta è caduta lungo la strada per Damasco folgorata dal Signore come Saulo?

Insomma, se c'è un novello Caravaggio tra di noi, inutile che prenda i pennelli in mano

Qui, da dipingere c'è solo l'ultima marketta, l'ultima arma di distrazione di massa inventata dalla classe politica italiana pur di non confrontarsi con i veri problemi degli italiani. L'ultimo inciucio.

La confessione del parlamentare pentito

Dal prossimo anno, uffici pubblici, scuole e attività private resteranno chiusi e, come avviene per le altre festività, i lavoratori avranno diritto a un giorno di riposo retribuito.

Ma il parlamentare pentito (che è di Forza Italia) cosa ha confessato per la precisione?

Con Pagella Politica ha messo a verbale quanto segue:

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La nuova festa di san Francesco è una cagata. Aveva solo un valore simbolico. Era una bandierina piantata da Maurizio Lupi

In aula era stata tutta una messa cantata a favore della festa e del Santo:

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San Francesco rappresenta un richiamo fortemente laico a ciò che ci unisce

ha detto Lupi.

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San Francesco appartiene ai credenti ma anche a chi non crede

dixit Gianangelo Bof (Lega)

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San Francesco è la parte migliore di tutti noi

ha predicato Gian Antonio Girelli del Pd.

In realtà, il Movimento Cinque Stelle e Azione avevano chiesto di fissare la festa sempre di domenica per evitare l'ulteriore giorno di stop alle attività economiche.

Alla fine, però, tranne che con la calendiana Giulia Pastorella e la contiana Federica Onori, hanno votato anche loro a favore. Tutti hanno detto sì all'inciucio.

L'inciucio dietro la festa di San Francesco

Come mai nessuno si è fatto venire un dubbio sull'utilità di riportare il 4 ottobre nella lista delle feste nazionali?

Rispondendo a questa domanda, il parlamentare mascherato ha dato la notizia più gustosa: quella dell'inciucio:

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Nella maggioranza, c'è un accordo per cui ogni gruppo ha un numero di proposte che ha diritto di far approvare. Noi abbiamo votato a favore di questa proposta perché gli accordi sono questi, ma ha veramente poco senso

Questa è la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità che si è sentito di esternare il parlamentare pentito di Forza Italia. 

Era il momento opportuno per una festa in più?

In ogni caso: era questo il momento di istituire un'altra festa nazionale? 

L'Italia, facendolo, è andata in controtendenza rispetto a tutti gli altri Paesi europei che stanno riducendo gli stop dettati dal calendario per non rallentare economia e produttività.  

Quanto ci costerà un San Francesco che libera tutti dal lavoro?

La stima è di 10,7 milioni di euro perché, nelle giornate festive, i dipendenti pubblici sono esentati dal prestare servizio, ma chi lo fa per garantire i servizi ha diritto a una retribuzione maggiorata.

Per il settore privato, invece, è stato calcolato che una nuova giornata di stop peserà dello 0,08% sul Pil. In soldoni, 1,75 miliardi. 

Tuttavia: San Francesco, in paradiso, si sarà stufato anche di fare i conti. Riprendendo una battuta di Massimo Troisi in "Ricomincio da Tre", se ne sentiranno gli effetti sulla migrazione degli uccelli.

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