09 Oct, 2025 - 11:43

Chi era Alice Morsanutto, la 17enne morta investita mentre andava a scuola a Precenicco (Udine)

Chi era Alice Morsanutto, la 17enne morta investita mentre andava a scuola a Precenicco (Udine)

Una mattina qualunque si è trasformata in un incubo per la piccola comunità di Precenicco, in provincia di Udine, dove Alice Morsanutto, 17 anni, è stata travolta e uccisa da un'auto mentre si recava alla fermata del bus per andare a scuola. È successo alle 6:30 di oggi, 9 ottobre 2025. 

La giovane, studentessa del liceo artistico Sello, stava attraversando la strada a circa 200 metri dalla sua abitazione, quando la vettura guidata da un giovane l'avrebbe centrata in pieno, non lasciandole scampo. All'arrivo dei soccorritori - allertati dai presenti - per lei non c'era già più nulla da fare. 

Chi era Alice Morsanutto, la 17enne investita a Precenicco (Udine)

Alice Morsanutto aveva soltanto 17 anni e frequentava il liceo artistico Sello di Udine, una scuola che accoglie studenti da tutto il territorio friulano. Originaria di Precenicco, viveva insieme ai genitori e al fratello gemello: una famiglia conosciuta e stimata nel paese, che conta poco più di 1.500 abitanti.

Ogni mattina usciva presto di casa per raggiungere la fermata del bus che la accompagnava in città. Un tragitto quotidiano, che ha percorso anche questa mattina, prima che un'auto la travolgesse, spezzando per sempre i suoi sogni di adolescente. Chi la conosceva parla ora di una ragazza matura e sensibile, intelligente.

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Una giovane piena di sogni e di entusiasmo, 

ha scritto qualcuno sui social, dicendosi addolorato per la sua scomparsa. 

L'incidente mortale poco dopo le 6:30 del 9 ottobre: cosa sappiamo

Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri, l'incidente sarebbe avvenuto intorno alle 6:30 del mattino in via Edmondo Brian, a circa 200 metri dall'abitazione della ragazza. 

Alice stava attraversando la strada nei pressi delle strisce pedonali per raggiungere la fermata del bus diretto a Udine quando - per motivi ancora da chiarire - un Fiat Doblò l'avrebbe investita.

Alla guida c'era un giovane locale, che si sarebbe fermato subito, dando l'allarme. Poco dopo sul posto sono intervenuti - oltre ai sanitari della centrale Sores Fvg - anche i vigili del fuoco e un elisoccorso.

Purtroppo, però, ogni tentativo di rianimare la ragazza si è rivelato vano: le ferite riportate al momento dell'impatto - violentissimo secondo i testimoni - erano troppo gravi. 

Il dolore dei familiari e i messaggi di cordoglio sui social: "Una tragedia"

Fonti locali riportano che Alice era sola, poiché il fratello gemello aveva già preso la corriera per raggiungere il proprio istituto. Il papà, che si trovava in casa, sarebbe sceso in strada dopo aver sentito il suono delle sirene, trovandosi davanti alla drammatica scena. 

Dopo aver messo l'area in sicurezza, i carabinieri hanno proceduto con tutti i rilievi del caso. Nelle prossime ore, dovranno rimettere insieme i pezzi e chiarire con precisione le cause del sinistro. A Precenicco restano intanto sgomento e dolore.

"La notizia ci ha lasciato attoniti", si legge sulla pagina Facebook del liceo Sello. Alice era "una ragazza solare, gentile e piena di vita, parte integrante della nostra comunità scolastica". Tanti, oltre al loro, i messaggi di cordoglio apparsi online in poche ore.

"Che tragedia", scrive qualcuno, esprimendo vicinanza e solidarietà ai familiari della giovane. Qualcun altro riflette invece sulla prevenzione, chiedendosi "quando si decideranno a mettere più dissuasori di velocità per strada".

Tragedie simili avvengono, purtroppo, in tutta Italia. Solo poche settimane fa, in via Corso Umberto I a Napoli, Saray Arias Fernandez, studentessa spagnola di 20 anni, è stata investita e uccisa da un Suv mentre, come Alice, attraversava le strisce pedonali. 

La giovane si trovava in città per l'Erasmus. Anche nel suo caso il conducente, un ragazzo di 18 anni residente nell'area vesuviana, si è fermato a prestare i primi soccorsi. Anche lei - nonostante i tentativi di rianimarla - non ce l'ha fatta. 

"Qualcuno fermi questa mattanza", chiede adesso un'utente. "Non ne se può più", aggiunge. Appello condiviso da molti. 

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