Alberto Trentini era arrivato in Venezuela da circa tre settimane con la ONG "Humanity & Inclusion" quando è stato fermato e arrestato: era il 15 novembre 2024.
A distanza di undici mesi da allora, dopo gli appelli della famiglia e l'intervento della Farnesina, il cooperante ha finalmente ricevuto la visita dell'ambasciatore italiano in Venezuela ed è riuscito a chiamare la sua famiglia tre volte.
La prima sei mesi dopo la sua incarcerazione, la seconda a luglio e l'ultima nelle scorse ore, come riferito dall'avvocata Alessandra Ballerini. Ha assicurato di "essere forte", ringraziando tutti coloro che gli sono vicini.
Lo scorso 14 gennaio la famiglia di Alberto Trentini aveva deciso di rompere il silenzio, lanciando un appello alle autorità italiane, poiché da due mesi non aveva alcuna notizia su di lui.
Del caso si era occupata anche la Commissione Interamericana dei Diritti Umani (Cidh), organo politico dell'Organizzazione degli Stati Americani del quale fa parte anche il Venezuela.
Il 7 gennaio era stata emessa una risoluzione urgente per chiedere al Paese di fornire informazioni sulle condizioni di detenzione del cooperante veneziano.
Secondo quanto emerso, il 46enne si stava recando per lavoro da Caracas a Guasdualito, nel sud-ovest del Venezuela, quando è stato fermato a un posto di blocco insieme all’autista della ONG che lo accompagnava.
Nessuna accusa gli è stata formalmente contestata.
Il caso di Trentini è stato definito come "molto complesso" dalla Farnesina, tenendo anche conto del regime attuato dal presidente Nicolas Maduro in Venezuela.
Come riferito dallo stesso cooperante italiano all'ambasciatore Giovanni De Vito, che lo ha visitato in carcere a Caracas lo scorso settembre, sarebbe stato accusato di cospirazione ai danni delle autorità venezuelane e di terrorismo.
I genitori di Alberto Trentini, che in tutti questi mesi hanno lanciato appelli per tenere alta l'attenzione sul caso, hanno fatto sapere tramite il loro legale di aver ricevuto una telefonata dal figlio il 9 ottobre.
ha spiegato l'avvocata Alessandra Ballerini.
ha concluso.