12 Oct, 2025 - 20:35

L'ultima di Francesca Albanese: invece di chiedere scusa ai napoletani, offende ancora (ma ccà nisciun è fesso)

L'ultima di Francesca Albanese: invece di chiedere scusa ai napoletani, offende ancora (ma ccà nisciun è fesso)

Un napoletano doc le risponderebbe così: ccà nisciun è fesso!

Per i non campani: qui nessuno è cretino.

Ma Francesca Albanese sembra continuare a credere il contrario, evidentemente: invece di chiedere scusa ai napoletani per la sua uscita infelice nel ritenerli meno lavoratori dei milanesi, oggi ha sostenuto che non è stata capita. Poverina! 

Anzi, che è stata strumentalizzata dai soliti giornalisti brutti, sporchi e cattivi che le vogliono fare terra bruciata attorno. 

Per questo, anziché le scuse, è arrivato un nuovo insulto: chi la critica è un "minus habentes", una locuzione latina che sta per minorato intellettivo. 

E vabbè.

Albanese non chiede scusa ai napoletani e continua a insultare

E insomma: come un politico qualsiasi, Francesca Albanese, invece di chiedere scusa per la frase poco felice che ha utilizzato nei confronti dei napoletani, ha sostenuto che è stata manipolata.

Qualche giorno fa, parlando delle mobilitazioni per Gaza, aveva sottolineato come "Milano non fosse Napoli. Nel senso che lì ci pensano se si devono svegliare alle sei".

Parole che, evidentemente, hanno riportato a galla un vecchio stereotipo: quello del napoletano scansafatiche, che si sveglia tardi e non lavora.

Fatto sta che questa dichiarazione della relatrice Onu ha scatenato un vero e proprio putiferio. 

I neoborbonici l'hanno accusata di essere caduta vittima di luoghi comuni; il gruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Napoli ha chiesto lo stop alla procedura avviata per assegnarle l'ennesima cittadinanza onoraria; Angelo Pisani, l'ex avvocato di Maradona, ha promosso una class action contro di lei; il senatore di Fratelli d'Italia Sergio Rastrelli si è chiesto se "il candidato presidente regionale del Campo larghissimo, Roberto Fico, riuscirà almeno questa volta a spendere due parole di doverosa condanna"; la consigliera Flavia Sorrentino, già ideatrice dello sportello comunale "Difendiamo la città" (dal razzismo e dai luoghi comuni), l'ha messa così:

virgolette
Le parole di Albanese possono sembrare una leggerezza, ma non lo sono. Gli stereotipi non sono mai innocui. Sono il lascito di una lunga tradizione di delegittimazione culturale, di subalternità indotta, di ingiustizie sedimentate nel tempo

Ma lei, la Sacerdotessa Pro Pal, anziché ammettere "ok, mi sono sbagliata: vi chiedo scusa", cosa ha fatto? Un post che ricorda Fonzie di Happy Days, l'uomo che non sapeva ammettere di essersi sbagliato.

La risposta di Francesca Albanese tra insulti e sceneggiata

La relatrice Onu, davanti alle critiche per la sua battuta infelice nei confronti dei napoletani, ha risposto a testa bassa. Anzi, arrivando a raddoppiare le offese in quanto ha definito "minus habentes" coloro i quali le sono andati contro. 

E allora: che dire? Meno male che c'è lei ad alzare la media intellettiva...

virgolette
Come è possibile che la manipolazione da parte di quattro minus habentes di una battuta che era finalizzata a pizzicare i fratelli e le sorelle milanesi (che escono all'una di notte in un giorno lavorativo per la Palestina) viene presa come un'offesa a voi napoletani?

Eh, come è possibile? si chiede la Sacerdotessa Pro Pal:

virgolette
Ma pensateci: io che mi dico sempre fiera meridionale, irpina, campana prima che italiana, potrei mai offendere la mia terra? Mi sa che nei trappoloni che tendono a me ci cadete in troppi. E questo non lo dico perché io ho il dogma dell'infallibilità, e se sbaglio so scusarmi. Ma perché in questo mondo pericoloso solo l'amore si salverà

Il finale è addirittura strappalacrime. Da sceneggiata napoletana.

 

 

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