Un napoletano doc le risponderebbe così: ccà nisciun è fesso!
Per i non campani: qui nessuno è cretino.
Ma Francesca Albanese sembra continuare a credere il contrario, evidentemente: invece di chiedere scusa ai napoletani per la sua uscita infelice nel ritenerli meno lavoratori dei milanesi, oggi ha sostenuto che non è stata capita. Poverina!
Anzi, che è stata strumentalizzata dai soliti giornalisti brutti, sporchi e cattivi che le vogliono fare terra bruciata attorno.
Per questo, anziché le scuse, è arrivato un nuovo insulto: chi la critica è un "minus habentes", una locuzione latina che sta per minorato intellettivo.
E vabbè.
E insomma: come un politico qualsiasi, Francesca Albanese, invece di chiedere scusa per la frase poco felice che ha utilizzato nei confronti dei napoletani, ha sostenuto che è stata manipolata.
Qualche giorno fa, parlando delle mobilitazioni per Gaza, aveva sottolineato come "Milano non fosse Napoli. Nel senso che lì ci pensano se si devono svegliare alle sei".
Parole che, evidentemente, hanno riportato a galla un vecchio stereotipo: quello del napoletano scansafatiche, che si sveglia tardi e non lavora.
Fatto sta che questa dichiarazione della relatrice Onu ha scatenato un vero e proprio putiferio.
I neoborbonici l'hanno accusata di essere caduta vittima di luoghi comuni; il gruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Napoli ha chiesto lo stop alla procedura avviata per assegnarle l'ennesima cittadinanza onoraria; Angelo Pisani, l'ex avvocato di Maradona, ha promosso una class action contro di lei; il senatore di Fratelli d'Italia Sergio Rastrelli si è chiesto se "il candidato presidente regionale del Campo larghissimo, Roberto Fico, riuscirà almeno questa volta a spendere due parole di doverosa condanna"; la consigliera Flavia Sorrentino, già ideatrice dello sportello comunale "Difendiamo la città" (dal razzismo e dai luoghi comuni), l'ha messa così:
Ma lei, la Sacerdotessa Pro Pal, anziché ammettere "ok, mi sono sbagliata: vi chiedo scusa", cosa ha fatto? Un post che ricorda Fonzie di Happy Days, l'uomo che non sapeva ammettere di essersi sbagliato.
La relatrice Onu, davanti alle critiche per la sua battuta infelice nei confronti dei napoletani, ha risposto a testa bassa. Anzi, arrivando a raddoppiare le offese in quanto ha definito "minus habentes" coloro i quali le sono andati contro.
E allora: che dire? Meno male che c'è lei ad alzare la media intellettiva...
Eh, come è possibile? si chiede la Sacerdotessa Pro Pal:
Il finale è addirittura strappalacrime. Da sceneggiata napoletana.