Ogni giorno le nostre scelte, grandi o piccole che siano, sono guidate da qualcosa che spesso non vediamo chiaramente: le convinzioni. Non si tratta di semplici pensieri passeggeri, ma di filtri attraverso i quali osserviamo il mondo, giudichiamo noi stessi e decidiamo i comportamenti da adottare. Sono proprio le convinzioni a dare forma alle nostre azioni e di conseguenza alla nostra vita.
Una convinzione può essere definita come un’arma a doppio taglio in quanto può diventare un limite o un trampolino di lancio. Se si è convinti di non essere all’altezza, difficilmente si riesce a trovare il coraggio di lanciarsi in nuove sfide. Se invece si crede di avere le risorse per affrontare gli ostacoli, si troverà la forza di provarci anche senza garanzie.
Qui è evidente la differenza abissale tra il rimanere fermi in una situazione che non soddisfa e lo scegliere di mettersi in gioco senza preoccuparsi delle conseguenze. Le convinzioni, c’è da chiarire, non nascono dal nulla: si costruiscono nel tempo, a partire dalle esperienze personali, dall’infanzia, dall’educazione ricevuta, dai successi e dai fallimenti che abbiamo incontrato lungo il cammino.
Immaginiamo di ripeterci spesso: “Non sono portato per parlare in pubblico”. Questa frase, che sembra innocua, diventa piano piano una barriera invisibile sempre più grande e difficile da sovrastate. Un’affermazione che fa entrare in ansia da presentazione, che porta a evitare occasioni di confronto e che convince di essere destinati a fallire. Ma se quella stessa convinzione venisse trasformata in “posso migliorare nel parlare in pubblico con la pratica”, l’atteggiamento cambierebbe radicalmente.
Le convinzioni possono essere viste come dei semi: se si coltivano quelle giuste si otterrà energia e fiducia; se al contrario si alimentano quelle negative, finiranno per demoralizzare. Per questo è fondamentale fermarsi e ascoltare le frasi che ci ripetiamo ogni giorno e capire se sono incoraggianti o se mettono i bastoni tra le ruote.
Cambiare le convinzioni non significa vivere in un mondo illusorio, ma scegliere consapevolmente di nutrire pensieri positivi che ci avvicinino a ciò che desideriamo davvero. Quando si impara a rivedere la prospettiva, le azioni che ne derivano diventano più coraggiose, più libere e più in linea con gli obiettivi personali. In fondo, cambiare convinzioni significa cambiare il modo in cui guardiamo la vita. E cambiare il modo in cui guardiamo la vita significa, inevitabilmente, cambiare la vita stessa.
A cura di Carlotta Lucon