14 Oct, 2025 - 13:39

Case popolari green: bollette più leggere con i Fondi di PNRR e Regioni, ecco dove e come

Case popolari green: bollette più leggere con i Fondi di PNRR e Regioni, ecco dove e come

Una riorganizzazione che è anche il potenziamento delle case popolari. Alcune Regioni si sono attivate per trasformare le case popolari in green. D’altra parte si sta compiendo un vero riassetto, una vera e propria rivoluzione verde sta attraversando l'Italia, trasformando il volto delle case popolari da decenni segnato dal grigiore a un futuro di sostenibilità ed efficienza energetica. E così, grazie a una massiccia iniezione di fondi europei e nazionali, le Regioni stanno mettendo in campo risorse miliardarie per riqualificare un patrimonio immobiliare spesso obsoleto e ad alto consumo. Ma come funziona esattamente questo meccanismo? E quali benefici porterà agli inquilini?

Ebbene, dall'Europa arriva la nuova Direttiva sull'Efficienza Energetica degli Edifici (EPBD), meglio nota come "Case Green" (Direttiva UE 2024/1275), che impone una drastica riduzione dei consumi e delle emissioni per tutto il settore edilizio entro il 2050. Per l'Italia, l'attuazione si fonda sulle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), affiancato dal Piano Nazionale Complementare (PNC), che insieme destinano miliardi alla rigenerazione urbana e all'edilizia residenziale pubblica (ERP).

Case popolari green, dai fondi nazionali ai bandi Regionali: la filiera della riqualificazione

I segnali strategici sono racchiusi nel programma "Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica", finanziato con 2 miliardi di euro dal PNC, e nel "Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare" (PINQuA), che mobilita ulteriori 2,8 miliardi dal PNRR. Si tratta di risorse, gestite a livello centrale dal Ministero delle Infrastrutture, per poi essere ripartite tra le Regioni e le Province Autonome.

Ora, se è vero come pare, sono le amministrazioni regionali ad amministrare i fondi, pubblicando bandi specifici a cui possono accedere i Comuni e gli enti gestori come le ATER (Aziende Territoriali per l'Edilizia Residenziale) o ALER in Lombardia. È certo che il sistema consentirà di attivare gli interventi sulla base delle effettive necessità dei singoli territori, finanziando progetti che vanno dalla riqualificazione di interi quartieri al recupero di singoli edifici.

Gli esempi virtuosi sul territorio: Lazio, Campania e Lombardia in prima linea

Entrando nello specifico della distribuzione delle risorse, alcune Regioni si sono già attivate per la trasformazione delle case popolari in green. La Regione Lazio, come riportato da testate locali come Latina Today, ha recentemente stanziato 17 milioni di euro per interventi mirati all'efficientamento energetico e alla sostenibilità del patrimonio ATER, con l'obiettivo di abbattere i costi delle bollette per gli inquilini e migliorare la qualità della vita.

La Regione Campania si è distinta per la sua capacità di intercettare i fondi nazionali, vedendosi assegnare oltre 295 milioni di euro dal Piano Nazionale Complementare per la riqualificazione del proprio patrimonio ERP. Come evidenziato da quotidiani come Il Mattino, i comuni, ad esempio nel casertano, sono in prima linea per non perdere l'opportunità di ammodernare alloggi spesso vetusti.

Al Nord, la Regione Lombardia ha beneficiato di circa 250 milioni di euro provenienti dal PNRR per la riqualificazione delle case gestite dalle ALER, dimostrando come la spinta verso la sostenibilità sia un obiettivo condiviso a livello nazionale.

Cosa significa "rendere green" gli alloggi popolari: dalle caldaie al cappotto termico

Ma quali sono gli interventi finanziati? Il modello della riqualificazione degli edifici non si esaurisce con una mano di vernice, ma si contraddistingue attraverso interventi edilizi strutturali finalizzati all’abbattimento dei consumi e delle emissioni. Le opere edilizie ammesse a finanziamento sono diverse, tra cui:

  • isolamento termico a cappotto: per coibentare le pareti esterne e ridurre la dispersione di calore;

  • sostituzione degli infissi: con modelli a doppio o triplo vetro ad alta efficienza;

  • installazione di impianti fotovoltaici: per produrre energia pulita;

  • nuovi sistemi di riscaldamento: sostituzione delle vecchie caldaie a gas con più efficienti pompe di calore o sistemi ibridi.

Il passo in avanti verso la transizione green, insomma, c’è tutto. E non sarà l’ultimo. In futuro si prevedono numerosi interventi edilizi nel comparto immobiliare. Va sottolineato che, in questo modo, si combatte la povertà energetica, contribuendo a sostenere il potere di acquisto delle famiglie anche attraverso la riduzione delle bollette di riscaldamento e raffrescamento per gli assegnatari degli alloggi popolari.

 

 

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