Gli anni d’oro del Superbonus restano impressi come una stagione irripetibile. Un periodo in cui per molti proprietari è stato possibile affrontare lavori importanti con un’agevolazione fiscale senza precedenti. Oggi, però, lo scenario è completamente diverso. Non solo non torneranno più le condizioni originarie del 110%, ma l’intero impianto dell’incentivo è stato ridisegnato per ridurre l’impatto sui conti pubblici e rendere la misura più selettiva. Tra aliquote ridotte, scadenze precise e una platea di beneficiari più ristretta, è normale chiedersi cosa stia succedendo davvero al Superbonus e chi potrà ancora usufruirne nel 2025 e nel 2026.
La novità principale è ormai nota: l’aliquota è stata ridotta al 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. Si tratta dell’ennesimo passo di un percorso iniziato con il 90% nel 2023 e proseguito con il 70% nel 2024. È un cambiamento che rientra in una strategia chiara: concentrare l’incentivo su situazioni prioritarie. Tutto questo è stato regolato a partire dal Decreto Rilancio (DL 34/2020) e dalle successive modifiche introdotte, tra cui quelle della Legge di Bilancio 2025.
Non tutti possono più beneficiare della detrazione. La platea dei beneficiari è stata ridotta in modo netto e oggi riguarda:
i condomìni;
le persone fisiche proprietarie (o comproprietarie) di edifici composti da due a quattro unità immobiliari;
le Onlus, le Organizzazioni di Volontariato (ODV) e le Associazioni di Promozione Sociale (APS).
Per ottenere la detrazione al 65%, è fondamentale che i lavori siano già stati avviati. Per gli interventi non condominiali, la CILA doveva essere presentata entro il 15 ottobre 2024. Per i condomìni, invece, è determinante la data della delibera assembleare che ha approvato i lavori. Chi non ha rispettato queste scadenze non potrà rientrare nella misura nel 2025.
Resta in vigore anche la regola sui lavori “trainanti”. Per accedere al Superbonus è necessario eseguire almeno uno degli interventi principali: isolamento termico dell’involucro, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale ad alta efficienza o interventi antisismici. Solo dopo aver realizzato uno di questi è possibile aggiungere i lavori “trainati”, come fotovoltaico, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica per auto elettriche o la sostituzione degli infissi. Inoltre, è obbligatorio dimostrare un miglioramento di almeno due classi energetiche tramite APE prima e dopo i lavori.
Uno degli aspetti più discussi riguarda le villette unifamiliari. Dopo aver rappresentato una quota significativa degli interventi nei primi anni del Superbonus, oggi questa categoria è sostanzialmente esclusa dalla detrazione al 65%. L’unica eccezione riguarda edifici situati in aree colpite da eventi sismici, dove la misura resta applicabile in casi specifici previsti dalle norme emergenziali.
Per il 2026, non è prevista alcuna riapertura generalizzata del 110%. La proroga è prevista solo per interventi in aree sismiche, secondo quanto stabilito dal Decreto Omnibus (DL 95/2025) e dalla legge di conversione. In queste zone, chi ha i requisiti potrà continuare a utilizzare lo sconto in fattura o la cessione del credito, ma solo entro i limiti delle risorse disponibili. L’Agenzia delle Entrate, nelle ultime guide, chiarisce come gestire le procedure operative per queste eccezioni.
Accanto al Superbonus, il Governo ha confermato la continuità dei bonus edilizi ordinari, come il bonus ristrutturazioni al 50% e l’ecobonus, disciplinati dall’articolo 16-bis del TUIR. Secondo le anticipazioni della Legge di Bilancio 2026, le agevolazioni saranno confermate soprattutto per le prime abitazioni e gli interventi di manutenzione straordinaria. L’ufficialità arriverà con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma l’indirizzo è chiaro: incentivi più stabili e sostenibili nel tempo, meno “monstre” e più mirati.
L’aliquota al 110% non tornerà in vigore nel 2026.
Il 65% resta valido nel 2025 per interventi già avviati.
Proroga 110% solo per aree sismiche.
Conferma del 50% per ristrutturazioni ordinarie in arrivo con la Legge di Bilancio.