La panchina di Stefano Pioli traballa come mai prima d’ora. L’allenatore della Fiorentina è in bilico dopo un avvio di stagione disastroso e la sfida di stasera contro il Rapid Vienna diventa una sorta di ultima chiamata. In sette giornate di campionato la viola ha raccolto appena tre punti, scivolando nelle zone basse della classifica e non riuscendo più a reagire.
I tifosi chiedono una svolta immediata, una vittoria che riporti fiducia e orgoglio. L'ex Milan si giocherà tutto in Conference League contro il Rapid Vienna, dove non saranno più ammessi passi falsi. Ma in caso di ko potrebbe arrivare già l'esonero? Vediamo la situazione nel dettaglio.
Le voci di un possibile esonero si fanno sempre più insistenti. La società ha ribadito la fiducia a Pioli ma dietro le quinte la situazione è tutt’altro che tranquilla. In caso di sconfitta contro il Rapid Vienna, infatti, la dirigenza sarebbe pronta all'esonero senza aspettare la prossima giornata di campionato.
La squadra sembra smarrita sotto ogni punto di vista e la pazienza del presidente Commisso è ormai al limite. Non è un mistero che circolino già i nomi dei possibili sostituti: Thiago Motta, ancora sotto contratto con la Juventus, e Daniele De Rossi. Al momento non ci sono stati contatti ufficiali ma lo scenario potrebbe cambiare a partire da questa sera.
La classifica della viola parla chiaro: terzultima posizione con appena tre punti in sette gare, frutto di tre pareggi e quattro sconfitte. È uno dei peggiori inizi nella storia della Fiorentina, che non restava senza vittorie dopo sette giornate dal 1977. L’attacco fatica a incidere, la difesa concede troppo e la squadra dà l’impressione di non avere idee chiare.
La partita contro il Rapid Vienna diventa fondamentale per cambiare le sorti della stagione. Pioli si sente sotto pressione e sa bene di dover tirare fuori il massimo dal suo gruppo, altrimenti sarà addio dopo appena tre mesi e mezzo.